La SEV si augura che il nuovo Ceo fissi «giuste priorità», mentre il presidente della commissione dei trasporti definisce «una buona notizia» la sua nomina
BERNA - Una nomina importante. Una carica prestigiosa. Vincent Ducrot è stato scelto oggi dai vertici delle FFS quale successore di Andreas Meyer alla testa dell'ex regia federale. «Conosce i trasporti pubblici svizzeri come le proprie tasche e dal 1993 al 2011 ha già lavorato per le FFS, di cui dieci anni alla testa di Lunga percorrenza», indicava la nota nella quale veniva rivelata la nomina.
SEV: «Fissare le giuste priorità» - Una nomina che ha provocato, naturalmente, altre reazioni. Il sindacato del personale dei trasporti (SEV) si augura che il nuovo Ceo «stabilisca le giuste priorità». «Non ha certo un compito facile davanti a sé», ha dichiarato la vicepresidente Barbara Spalinger in una nota. «Ducrot ora deve riportare la calma nell'azienda».
«Buona notizia» - Da parte sua il presidente della commissione dei trasporti degli Stati, il vodese Olivier Français, ritiene «una buona notizia» la sua nomina. «Conosce bene i meccanismi decisionali ed è ambizioso», precisa il senatore PLR contattato da Keystone-ATS. «Ci aspettiamo da lui una visione sul lungo termine per lo sviluppo della rete, sia da un punto di vista della capacità che della velocità».
«Rinforzare il ruolo del servizio pubblico» - Anche il presidente socialista Christian Levrat ha accolto molto positivamente la nomina. Sul proprio profilo Twitter parla di «scelta intelligente» e di «una bella occasione per rinforzare il ruolo del servizio pubblico in seno alle FFS».
Sommaruga «contenta» - Pure la ministra dei trasporti Simonetta Sommaruga si è detta «contenta» della scelta fatta dalle FFS: «Ducrot conosce molto bene il nostro Paese e il settore ferroviario ed è consapevole della grande importanza che riveste il servizio pubblico e il partenariato sociale», si legge in una nota diramata dal DATEC.
Ducrot guadagnerà «un milione al massimo» - Andreas Meyer, presidente dimissionario, era il Ceo di un'impresa vicina alla Confederazione di gran lunga più pagato. Il suo successore guadagnerà meno, ma la sua remunerazione potrà comunque raggiunge un milione di franchi.
Il salario di Andreas Meyer, che si aggira attorno a un milione di franchi, è stato oggetto fin dall'inizio di critiche. Al momento della sua entrata in carica, nel 2007, aveva ottenuto 100'000 franchi in più del suo predecessore, suscitando malcontenti. Al salario del Ceo vanno poi aggiunti i contributi per la previdenza professionale a carico del datore di lavoro.
Per smorzare le polemiche, il Consiglio di amministrazione delle FFS aveva già indicato in settembre - al momento delle dimissioni di Meyer - che la remunerazione del nuovo Ceo sarebbe stata inferiore di circa il 20%. «Il salario fisso e variabile ammonterà complessivamente a 800'000 franchi, esclusa la cassa pensione», aveva dichiarato Monika Ribar, presidente del Consiglio di amministrazione al quotidiano romando Le Temps. Complessivamente potrà quindi raggiungere «al massimo» un milione.
Un choix intelligent, et une excellente nouvelle, pas uniquement sous l’angle « fribourgeois »... C’est surtout une belle occasion de renforcer le rôle de service public des CFF! Bonne chance à Vincent Ducrot. https://t.co/Bsf2nyq0zr
— Christian Levrat (@ChristianLevrat) December 10, 2019