È quanto emerge da un sondaggio condotto da Deloitte Svizzera
ZURIGO - Un lavoratore svizzero su cinque ritiene probabile che perderà il proprio posto di lavoro a causa dell'emergenza coronavirus.
A rivelarlo un sondaggio effettuato per conto della società di consulenza Deloitte, che mette anche in luce come per due terzi dei dipendenti la pandemia abbia già portato a un peggioramento della situazione lavorativa.
Il 63% ha visto infatti le condizioni deteriorarsi: più della metà (54%) ha dovuto ridurre la propria percentuale di impiego, il 27% si è visto costretto a diminuire le ore straordinarie, il 24% ha anticipato le ferie e il 2% è addirittura stato licenziato.
Ma la crisi è tutt'altro che passata ed è sempre viva la paura del licenziamento: il 12% lo ritiene piuttosto probabile e il 7% molto probabile, a fronte di un 71% che non ha questo timore. «Noto con preoccupazione che un numero considerevole di dipendenti in Svizzera teme la rottura del proprio rapporto di lavoro», osserva Reto Savoria, Ceo di Deloitte Svizzera, citato in un comunicato. «Le aziende dovrebbero prendere sul serio questo aspetto e comunicare in modo trasparente ai propri dipendenti gli effetti concreti della crisi. I licenziamenti devono essere ove possibile evitati e la direzione dell'azienda deve dare il buon esempio stringendo prima la propria cinghia. Questo genera fiducia e favorisce l'unità aziendale».
I dati mostrano che le aziende elvetiche hanno reagito rapidamente alla crisi e hanno adottato misure nell'ambito del personale, commentano gli esperti di Deloitte. Gli interventi sono stati particolarmente duri nei settori più colpiti dall'emergenza e dalle misure adottate dal Consiglio federale, come quelli della ristorazione e del turismo: qui sono scattati licenziamenti e riduzioni di percentuale d'attività, mentre in altri comparti (ad esempio nell'informatica) si è tagliato nelle ore straordinarie e si sono anticipate le vacanze.
Anche gli indipendenti non mostrano ottimismo: il 18% ha dovuto chiudere l'attività, il 21% ha visto i ricavi crollare a zero e il 38% è stato confrontato con un calo del fatturato, sebbene non completamente azzerato. Complessivamente il Covid-19 ha comportato conseguenze chiaramente negative per il 77% degli indipendenti.
Lo studio è stato effettuato in Svizzera su un campione di 1500 persone tra i 16 e i 64 anni.