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SVIZZERA / AUSTRALIAArterie più robuste proteggono i bambini dal coronavirus

15.06.20 - 14:47
È l'ipotesi pubblicata su Nature. Il virus infetterebbe l'endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats ans
Arterie più robuste proteggono i bambini dal coronavirus
È l'ipotesi pubblicata su Nature. Il virus infetterebbe l'endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni
I risultati potrebbero spiegare perché chi ha malattie che compromettono questo tessuto, come diabete e ipertensione, sono più a rischio di avere forme gravi di coronavirus.

ZURIGO - Se i bambini resistono meglio al nuovo coronavirus potrebbe essere grazie alle loro arterie più robuste. È questa l'ipotesi avanzata dalla rivista Nature, che sul suo sito presenta gli studi più recenti, tra cui quello dell'ospedale universitario di Zurigo, per spiegare perché i più piccoli hanno avuto meno complicazioni rispetto agli adulti e sono una piccolissima parte dei contagi.

Inizialmente si era pensato che a difendere i bambini fosse una risposta immunitaria più efficace e forte, ma ora sempre più ricercatori pensano che la chiave stia nei vasi sanguigni. Molti adulti con forme gravi di Covid-19 hanno infatti avuto coaguli che hanno causato infarti e ictus. «La coagulazione potrebbe essere collegata a un malfunzionamento dell'endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni e normalmente previene i coaguli», spiega Frank Ruschitzka, coordinatore dello studio. I ricercatori zurighesi hanno visto che il virus SarsCoV2 può infettare le cellule dell'endotelio presenti nel corpo. Analizzando tre persone malate di Covid-19, due delle quali morte, hanno visto che il virus aveva infettato l'endotelio causando infiammazione e coagulazione.

Si tratta di uno studio molto piccolo, che va approfondito, ma che potrebbe spiegare perché chi ha malattie che compromettono questo tessuto, come diabete e ipertensione, sono più a rischio di avere forme gravi di Covid-19.

I ricercatori dell'ospedale pediatrico di Melbourne, guidati da Paul Monagle, pensano che i vasi sanguigni dei bambini siano capaci di resistere all'attacco virale meglio degli adulti, e ora vogliono capire, attraverso due esperimenti, cosa accade quando il virus entra nelle cellule endoteliali. La loro idea è che distrugga la comunicazione tra cellule, piastrine e plasma, causando l'eccesso di coaguli, e che nei bambini potrebbe esserci qualche fattore protettivo che faccia produrre ai loro vasi meno coaguli in risposta all'infezione. «Se capiamo cosa accade nei bambini - conclude - possiamo cercare di rendere gli adulti più "simili" a loro».

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