La testimonianza di Monika Schmutz Kirgöz, ambasciatrice elvetica in Libano
Gli uffici della rappresentanza svizzera si trovano a Beirut, a seicento metri dal luogo della violenta esplosione
BEIRUT - Quando ieri pomeriggio una violentissima esplosione ha devastato l'area portuale di Beirut, in Libano, lei si trovava a soli seicento metri di distanza, negli uffici dell'ambasciata elvetica. «Nessuno potrà mai dimenticare quello che è successo» afferma l'ambasciatrice Monika Schmutz Kirgöz, citata in un'intervista pubblicata sul sito del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). «L'onda d'urto mi ha colpita con tutta la sua forza, scaraventandomi letteralmente attraverso il locale».
Sangue e detriti - Con il passare delle ore, il bilancio della tragedia continua ad aggravarsi: attualmente si parla di almeno 135 morti e più di 5'000 feriti. Tra questi ultimi, come reso noto già nella serata di ieri dal DFAE, si conta anche l'ambasciatrice Schmutz Kigöz. Per lei si tratta, fortunatamente, soltanto di ferite lievi. «Date le circostanze, sto bene» assicura, ricordando il suo tragitto dal posto di lavoro all'ospedale più vicino: «Ci sono andata a piedi, accompagnata da colleghi di lavoro, tutta la strada era ricoperta di sangue e detriti».
Il personale sanitario - L'ambasciatrice rivolge inoltre un pensiero particolare a tutte le persone impegnate per aiutare i numerosi feriti: «Le scene negli ospedali e per le strade sono indescrivibili e l'impegno di tutte le persone che lavorano nel settore sanitario è impressionante - dice - a loro va il mio più profondo rispetto».
In contatto coi cittadini svizzeri - Per quanto riguarda la sede di Beirut della rappresentanza elvetica, gli uffici hanno riportato danni gravi (vedi foto) e restano chiusi fino a nuovo avviso. «Il mio team e io lavoriamo quindi, in coordinazione con il Centro di gestione delle crisi del DFAE a Berna, in un'altra sede e impegnandoci con tutte le forze». L'ambasciata resta in stretto contatto coi cittadini elvetici in Libano.
In Libano vivono circa 1'500 cittadini svizzeri, come fa sapere il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). E attualmente una ventina di turisti elvetici sono registrati presso l'ambasciata. Ma per ora la Confederazione «non dispone d'informazioni su possibili vittime tra i cittadini svizzeri a Beirut» come si legge ancora sul sito del DFAE. L'ambasciatrice svizzera in Libano e un collaboratore locale sono invece rimasti feriti.