È quanto avviene in una scuola basilese, dove non ci sono sufficienti tavoli per garantire le distanze sociali
BASILEA - Correre a scuola il più presto possibile per riuscire ad avere un posto seduto. È quanto succede in una scuola commerciale di Basilea, che - secondo quanto riferito dalla Basler Zeitung - è arrivata impreparata alla riapertura dell'anno scolastico.
Un nuovo anno scolastico particolare, che in tutta la Svizzera è segnato dai piani di protezione contro la diffusione del coronavirus. Nelle aule valgono le distanze sociali e a un banco può sedersi un solo studente invece che due. Ecco quindi che i tavoli ora non sono più sufficienti.
Apparentemente, durante il periodo estivo l'istituto scolastico non ha installato tavoli supplementari e nemmeno provveduto a spostarne da un'aula all'altra. E allora durante ogni lezione - lo raccontano alcuni studenti al quotidiano basilese - sei-sette persone si ritrovano sedute per terra. E c'è addirittura chi non va in pausa per paura di perdere il posto conquistato a un banco.
La scuola avrebbe già preso dei provvedimenti, come spiega il responsabile André Mangold: «Durante la prima settimana dell'anno scolastico abbiamo constatato che non era possibile continuare così. Per questo motivo nella seconda settimana abbiamo esteso il nostro piano di protezione». Non ci stanno gli studenti, che mostrano fotografie scattate durante la terza settimana, in cui in diversi sono ancora seduti per terra.
Secondo gli allievi, una possibile soluzione sarebbe l'impiego di alcuni tavoli della caffetteria. Tavoli che, sempre a causa delle regole di distanziamento, non possono nemmeno essere occupati. Ma i docenti avrebbero respinto la proposta, sostenendo che non ci sarebbero sufficienti tavoli per tutti. Una soluzione potrebbe ora essere l'obbligo di mascherina, come afferma ancora il responsabile della scuola dalle colonne della Basler Zeitung.