Con smartphone e chioschi digitali sono sufficienti pochi clic per selezionare più prodotti. E lo si fa senza vergogna.
ZURIGO - Bastano pochi clic, e ci si ritrova con il cibo pronto al consumo. In tavola o direttamente consegnato a casa. La digitalizzazione sta spingendo la ristorazione. La conferma arriva da Menu, azienda zughese specializzata nello sviluppo di piattaforme d'ordinazione digitali: «Utilizzando lo smartphone o uno chiosco digitale, si ordina il 30% in più» afferma il CEO Karl Heinz Koch, interpellato dalla Nzz am Sonntag.
Nel 2018 ne parlava già Steve Easterbrook, che all'epoca era CEO di McDonald's. Aveva detto che i touchscreen installati nei vari ristoranti della catena avevano generato una crescita del fatturato. Ma non aveva fornito cifre. Allora nelle 170 filiali elvetiche c'erano già 1'300 chioschi digitali. Oggi, anche a causa della pandemia, ce ne sono molti di più.
Ma cosa ci spinge a ordinare di più? In sostanza davanti a un computer cadono i nostri sistemi di controllo. E si tende a ordinare più facilmente qualche prodotto supplementare, dal dessert a una bevanda più grande. Alla fin dei conti è sufficiente un clic. E lo facciamo senza vergogna, come spiega Natalie Zumbrunn-Loosli del centro di competenza per la psicologia nutrizionale di Zurigo.