Secondo Swiss Re, a livello mondiale si parla di una cifra compresa tra i 50 e gli 80 miliardi di dollari
ZURIGO - Il 2020 sarà un anno costoso per le assicurazioni. Oltre a tempeste e incendi, la pandemia di coronavirus influisce con decisione sulle spese. Il Covid-19 non pesa quindi solo sugli affari di aziende attive nei settori dei viaggi o della gastronomia, ma anche sulle assicurazioni. Sono ad esempio chiamate a pagare per interruzioni di attività, viaggi cancellati o manifestazioni annullate, senza contare i decessi.
Il peso effettivo del coronavirus per il settore è difficile da calcolare. Secondo Swiss Re, a livello mondiale si parla di una cifra fra i 50 e gli 80 miliardi di dollari. Altri istituti parlano di oltre 100 miliardi.
Colpiti duramente sono in particolare i riassicuratori, come mostra una statistica redatta dall'azienda zurighese PeriStrat. Swiss Re, Munich Re, con 2,5 e 1,8 miliardi di dollari, si piazzano subito dietro la britannica Lloyd's (3,9 Mrd). Più distanti Axa, Allianz e Zurich.
Particolarmente rilevanti sono stati i rinvii dei Giochi olimpici di Tokyo e del Campionato europeo di calcio. Come se non bastassero le conseguenze del coronavirus, le autorità americane si aspettano un anno record per quel che riguarda gli uragani, provocato in particolare dalle elevate temperature dell'acqua.
Attualmente poi, gli Stati Uniti sono alle prese con devastanti incendi nell'Ovest del Paese. I danni per questa catastrofe ambientale sono ancora difficili da quantificare.
Fino ad ora il record di anno più costoso per le assicurazioni è quello del 2017, con 143 miliardi di dollari. Non è però escluso che il 2020 possa raggiungere o addirittura superare tale somma.