La ragazza si tolse la vita nel 2017, a 13 anni, dopo essere stata vittima di bullismo in rete
ZURIGO - Il Prix Courage 2020 della rivista Beobachter è stato assegnato a Nadya e Candid Pfister, genitori di una tredicenne che si è suicidata dopo essere stata vittima di mobbing online. La coppia si è impegnata politicamente contro il sexting e il mobbing sui social network.
I genitori di Céline hanno ricevuto il premio, del valore di 15'000 franchi, questa sera a Zurigo. L'ex consigliera di Stato argoviese Susanne Hochuli, presidente della giuria, ha reso omaggio ai vincitori: «Nadya e Candid Pfister hanno perso la figlia. Hanno sperimentato la cosa peggiore che può accadere a dei genitori. Eppure hanno trovato l'energia e il coraggio civile per impegnarsi affinché in futuro non ci siano più ragazzi che si suicidino dopo essere stati vittime del mobbing online».
Negli ultimi tre anni, la coppia si è battuta tramite Instagram e Facebook, con l'hashtag #célinesvoice, contro il mobbing su Internet. La loro unica figlia aveva 13 anni quando si è suicidata, nell'agosto del 2017, dopo essere stata presa di mira per giorni sul social network Snapchat.
Due adolescenti avevano fatto circolare una foto intima di Céline. La giustizia minorile li ha condannati a una pena "clemente", scrive il Beobachter: pochi giorni di servizio di pubblica utilità. Ecco perché i genitori di Céline stanno lottando per garantire che il mobbing online venga perseguito in futuro. Su loro richiesta, la consigliera nazionale Gabriela Suter (PS/AG) ha nel frattempo presentato un'iniziativa parlamentare in tal senso.