Un allevatore di 58 anni potrebbe pagare cara la sua trascuratezza
AARAU - Dieci mesi di detenzione da scontare vengono richiesti dalla pubblica accusa per l'allevatore di 58 anni fermato agli inizi di febbraio a Oftringen (AG) in relazione ai ripetuti maltrattamenti dei suoi animali.
Nella sua fattoria - dove allevava galline, pecore e capre - erano stati trovati diversi animali morti, persino in stato di decomposizione, e altri in pessime condizioni.
La procura di Zofingen ha incriminato l'uomo per ripetute violazioni alla legge sulla protezione degli animali. Secondo quanto ha reso noto oggi il Ministero pubblico argoviese, l'allevatore rischia inoltre una multa di 3000 franchi. La data del processo non è tuttavia ancora nota.
Il 58enne era stato rilasciato dopo alcuni giorni di detenzione preventiva e tutti i suoi animali ancora vivi erano stati trasferiti in altre strutture. L'uomo, già condannato a due riprese con decreti d'accusa per i maltrattamenti, aveva inoltre assicurato di non volere più tenere altri animali.
Durante l'interrogatorio, il protagonista della vicenda si era giustificato dicendo di essere oberato con l'allevamento a causa dei molti anni di cure prestati alla madre, nel frattempo morta. A far scattare l'intervento delle forze dell'ordine era stato il ritrovamento di un ovino morto in un pascolo.
Durante l'ispezione erano stati trovati altri animali morti, con le mangiatoie per le capre e le pecore in parte riempite di letame. All'interno dei recinti erano anche stati trovati frammenti di vetro, pali di legno e reti metalliche pericolose per gli animali: una pecora era morta dopo essere rimasta impigliata in una di queste reti. Le galline erano abbandonate senza acqua né mangime ed anche i cani e i gatti dell'imputato sono stati trovati in stato di grave abbandono.