Ma Santésuisse assicura che non ci sarà un aumento dei premi dovuto alla pandemia
BERNA - Il coronavirus - in base a una stima prudente - costerà alle casse malattia almeno 550 milioni di franchi: secondo Santésuisse tuttavia non si prevede alcun aumento dei premi.
I costi sono di 130 milioni di franchi per le cure stazionarie e ambulatoriali e per i test della prima ondata, ha dichiarato a Keystone-ATS Matthias Müller, responsabile del reparto politica e comunicazione di Santésuisse, confermando così un'informazione apparsa sul Sonntagsblick.
A questi dovrebbero aggiungersi 180 milioni per le cure stazionarie da giugno a oggi e altri 40 milioni per i trattamenti ambulatoriali, tra cui costi per i farmaci per l'alleviamento dei sintomi, gli esami ambulatoriali e le visite di controllo presso i medici.
Infine, i costi delle vaccinazioni dovrebbero ammontare a 200 milioni di franchi. Non è invece ancora possibile dire quali saranno i costi dei danni a lungo termine causati da Covid-19, ha aggiunto Müller rispondendo a una domanda.
A causa del coronavirus, tuttavia, i premi di cassa malattia non aumenteranno, ha dichiarato Müller. Le casse dispongono attualmente di una riserva di oltre dieci miliardi di franchi.
Il Consiglio federale vuole ridurre le riserve - Secondo il Consiglio federale, queste grandi riserve dovrebbero essere ridotte - ad esempio, le casse malattia dovrebbero addebitare anticipatamente meno premi. Il 18 settembre il Consiglio federale ha sottoposto a consultazione una modifica dell'ordinanza sulla vigilanza sull'assicurazione malattie (OVAMal). L'obiettivo è di ridurre le riserve eccessive e di limitare la pratica dei rimborsi. Il periodo di consultazione durerà fino al 18 dicembre.
L'esecutivo vuole che la modifica dell'ordinanza entri in vigore il primo giugno 2021 per i premi del 2022. Santésuisse è critica al riguardo, ha detto Müller rispondendo a una domanda. Le riserve contribuiscono a mantenere stabili i premi: una loro riduzione può portare a un aumento dei premi negli anni successivi.
L'iniziativa cantonale - Intanto il cantone di Ginevra con un'iniziativa cantonale chiede che le riserve delle casse malattia siano utilizzate per finanziare le spese sanitarie straordinarie legate alla pandemia di coronavirus: il parlamento cantonale ha approvato questa iniziativa il 30 ottobre.
I costi dovrebbero essere coperti da una dissoluzione parziale delle riserve delle casse malattia. L'iniziativa invita inoltre l'Assemblea federale a chiedere il congelamento o la riduzione dei premi per gli anni 2022 e 2023. Queste riserve sono state accantonate per situazioni eccezionali come per esempio una pandemia, ha sottolineato all'epoca il gran consigliere ginevrino Bertrand Buchs (PPD).