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SVIZZERASwissmedic sul vaccino: «Cautela, servono ulteriori informazioni»

14.12.20 - 06:56
Prima di approvare un vaccino in Svizzera, l'agenzia vuole saperne di più su tutti i possibili rischi coinvolti
Keystone
Claus Bolte.
Claus Bolte.
Fonte 20 Minutes/ats/nxp
Swissmedic sul vaccino: «Cautela, servono ulteriori informazioni»
Prima di approvare un vaccino in Svizzera, l'agenzia vuole saperne di più su tutti i possibili rischi coinvolti
In particolare si nota una carenza di dati per le fasce d'età degli adolescenti e degli over 65

BERNA - C'è bisogno di ulteriori chiarimenti prima che un vaccino contro il coronavirus possa essere autorizzato in Svizzera.

Lo ha confermato Claus Bolte, responsabile delle autorizzazioni presso Swissmedic, in un'intervista con il "SonntagsBlick". 

Secondo Swissmedic, l’autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti, mancano infatti ancora alcuni dati importanti sui vaccini contro il Covid-19, in particolare per quanto riguarda i giovani e le persone a rischio.

«Su alcuni punti sono necessari chiarimenti in materia di efficienza, qualità e sicurezza», ha sottolineato Bolte, che ha spiegato che tali dati sono particolarmente carenti per le fasce d'età dai 65 anni in su e dai 12 ai 18 anni. Inoltre, «non sappiamo ancora abbastanza su come le persone con malattie preesistenti e i pazienti a rischio reagiscano ai vaccini», ha detto il responsabile.

Tuttavia, nel corso della prossima settimana è previsto l'arrivo di una serie di dati e risultati che dovrebbero far luce sui possibili effetti collaterali, colmando alcune (se non tutte) di queste lacune.

Ma finché «non possiamo indicare chiaramente i rischi per le persone con condizioni preesistenti o per gli anziani, dovremmo astenerci dall'approvare il vaccino per questi gruppi» ha spiegato Bolte. Il che è una sorta di controsenso, visto che il piano di vaccinazione svizzero, come quello degli altri paesi, sottolinea in primis l'urgenza di vaccinare le persone a rischio.

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COMMENTI
 

Tato50 3 anni fa su tio
Tra quelli che "studiano" il vaccino c'è anche un ticinese. Oggi al TG ha affermato che prima di metterlo in "circolazione" ci vogliono le garanzie che non abbia controindicazioni e altre cose che dette da uno del settore mi risultano incomprensibili. Quindi meglio non vantarsi come fatto in USA e Russia d'essere i primi e causare magari un disastro peggiore. Meglio essere cauti e anche ultimi ma aver la sicurezza di un prodotto che funzioni come si deve senza creare problemi nell'immediato futuro !

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Io spero che corrano in massa a iniettarselo, perché sarà meno grave e meno mediatico morire per una vaccinazione o con una vaccinazione che per influenza senza vaccinazione.

Luca 68 3 anni fa su tio
solo se assolutamente sicuro, nel frattempo chiudere tutto e abbassare i contagi

Don Quijote 3 anni fa su tio
L'importante è che il vaccino rimanga facoltativo e non obbligatorio o peggio, coercitivo. Diversamente sono pronto per la rivoluzione, non sono una capra, una pecora o un cane, e non voglio diventare un visone.

sabi ludwig69 3 anni fa su tio
non ci penso neanche di farmi iniettare una cosa che non si sa ancora a che serve o che cos altro potrebbe causare....😡

MrBlack 3 anni fa su tio
Se non verrà somministrato ai gruppi a rischio...non serve a nulla.

Nano10 3 anni fa su tio
Ma in Svizzera c’è la volontà di volere e cercare una soluzione per debellare il virus? Considerato che tutte le altre Nazioni stanno aspettando dì potere vicinare il prima possibile la popolazione, anziché di continuare dare incertezza dicendo: calma, cautela, ecc ecc 🤔 🤬
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