L'ultima volta che la targa era andata all'asta chi se l'era aggiudicata non aveva pagato: «Gente così, noi la banniamo»
SAN GALLO - È tornata all'asta (digitale) sul sito della Sezione della Circolazione di San Gallo la famigerata - o anche solo mitica - targa SG 118. A partire dalla mattina del 9 dicembre a oggi, la piastra numerata ha già superato la soglia dei 22'000 franchi. Il prezzo di partenza era di 2'000 franchi e il rilancio si fa di 100 in 100.
Un exploit non così incredibile, considerando quanto possono arrivare a valere le targhe con numeri bassi o particolari. Se la targa SG 1 era stata battuta per 135'000 franchi (uno dei più alti in Svizzera, ma non il più alto) anche la suddetta SG 118 aveva già raggiunto quota 16'500 nel 2016. Peccato che chi se l'era aggiudicata non aveva mai pagato, e per tornare in vendita ci è voluto un bel po'.
Quando succedono cose come queste, per la Sezione diventa tutto molto complicato. Da qui la scelta di correre ai ripari: «Gente così, che fa offerte fittizie, rovina le aste», conferma a 20 Minuten il responsabile Hanspeter Sigg. Chi punterà e poi non pagherà sarà costretto a una penale di 300 franchi, e verrà bannato a vita: «Conosciamo nomi e cognomi di chi partecipa».
Verranno tollerati, però, gli errori durante l'inserimento dell'importo. A settembre, un grigionese aveva finito per offrire 60'000 franchi per una targa, schiacciando uno "0" di troppo sulla tastiera. In quel caso la Sezione si era mostrata comprensiva, annullando il tutto senza ripercussioni.
Era successo qualcosa di simile anche a un ticinese, che però aveva finito per offrire ben 350'000 franchi per la TI 7851.