Ha avuto luogo nel pomeriggio un corteo contro le misure anti-Covid, ma non è stato autorizzato
Un manifestante che ha colpito con una "testata" un poliziotto è stato fermato
AARAU - Nel pomeriggio odierno ha avuto luogo un importante dispiegamento di polizia ad Aarau nell'ambito di una manifestazione non autorizzata contro le restrizioni legate alla pandemia.
Circa 1'500 persone munite di bandiere e senza mascherina si sono riunite in città, formando un corteo e scandendo cori come «Liberté!, Liberté!». Per il momento, come riporta il quotidiano 20 Minuten, la polizia sta lasciando sfilare i manifestanti, che hanno persino convinto gli agenti a farli passare in una zona che era stata precedentemente transennata.
Per il momento è stato segnalato il fermo di un solo manifestante, che come si può vedere in video ha colpito un agente di polizia con una testata sul petto. Alcuni esponenti dell'opposizione all'operato delle autorità sono stati interpellati e allontanati. Controllate anche diverse vetture.
Era stato il comitato chiamato "Aktionsbündnis Aargau-Zürich für eine vernünftige Corona-Politik" (Alleanza d'azione Argovia-Zurigo per una politica ragionevole relativa al coronavirus) a chiedere inizialmente l'autorizzazione per poter manifestare sia ad Aarau che a Wettingen (AG). Entrambe le dimostrazioni sono state però vietate e il comitato aveva rinunciato al suo progetto distanziandosi da eventuali manifestazioni non autorizzate, pur aggiungendo di non aver alcun influsso sulla possibile reazione di cittadini alla limitazione dei loro diritti politici.
La polizia ha ieri invitato a non convergere su Aarau e Wettingen, sottolineando come la partecipazione a una dimostrazione non autorizzata sia penalmente perseguibile e come il mancato uso della mascherina metta in pericolo se stessi e gli altri. Oggi le stesse forze dell'ordine hanno ribadito l'appello, invitando anche la cittadinanza a denunciare immediatamente - chiamando il 117 - qualunque assembramento di persone.
La situazione appare quindi assai diversa rispetto a quanto successo due settimane or sono: il 24 aprile circa 4'000 persone - la gran parte senza mascherine - aveva partecipato a Rapperswil-Jona (SG) a una dimostrazione non autorizzata. La polizia sangallese aveva rinunciato a intervenire e l'evento si era svolto in modo pacifico.