La denuncia dell'ASI: in quindici anni sono aumentati del 20%
BERNA - Dal dicembre 2005 le pigioni sono aumentate di oltre il 20%: lo denuncia l'Associazione svizzera inquilini (ASI), che parla di un peso massiccio sul bilancio delle famiglie e auspica un maggiore controllo degli affitti.
I dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) confermano che i canoni di locazione continuano ad aumentare, afferma l'ASI in un comunicato odierno. Contrariamente a quanto numerosi media riportano non vi è quindi alcun allentamento dei prezzi sul mercato dell'alloggio.
In base alle cifre UST gli affitti sono cresciuti di un quinto in quindici anni, mentre il rincaro generale si è rivelato inferiore al 5%, osserva il presidente dell'ASI Carlo Sommaruga. A suo avviso il costo delle pigioni è sproporzionato rispetto ai redditi delle famiglie. Inoltre «proprio ora, in piena crisi dovuta al coronavirus, molta gente ha subito un calo delle entrate in confronto a prima e il carico rappresentato dall'affitto è ancora più gravoso», fa notare il consigliere agli Stati socialista ginevrino, citato nel comunicato.
Secondo l'ASI per gli inquilini è tuttora sempre difficile trovare un alloggio a un prezzo abbordabile e il problema è particolarmente acuto negli agglomerati. Oggi inoltre sempre più alloggi appartengono a grandi gruppi immobiliari: questo genere di aziende è proprietario del 39% delle abitazioni nella Confederazione, mentre solo dieci anni fa la quota si attestava al 29%. «Per queste società il rendimento degli immobili è purtroppo posto in primo piano: ciò conduce a un costante aumento delle pigioni», sostiene Sommaruga. Sul rincaro dei canoni pesano inoltre le nuove locazioni e i risanamenti.
Vista la situazione, stando al presidente dell'ASI, è importante che la redditività degli spazi abitativi possa essere controllata. «Oggi la responsabilità è posta sulle spalle degli stessi inquilini, che devono contestare le pigioni abusive, domandando una riduzione dell'affitto». Il meccanismo odierno di controllo viene perciò considerato molto debole e squilibrato: se fosse migliorato si potrebbe sgravare la maggioranza della popolazione, conclude Sommaruga.