Le grandi aziende svizzere intendono limitarli anche dopo la pandemia
ZURIGO - Addio viaggi d'affari: le grandi aziende svizzere intendono mantenere limitate le trasferte per lavoro anche una volta finita la crisi di coronavirus.
È questo l'orientamento espresso ai giornalisti del SonntagsBlick dai responsabili di multinazionali quali Nestlé, Novartis, Roche, UBS, Credit Suisse, Lonza, Schindler, Swiss Life e Zurich.
"La nostra nuova politica in materia di viaggi prevede una riduzione significativa dei voli d'affari rispetto ai livelli pre-pandemia", ha indicato al domenicale una portavoce del colosso farmaceutico Roche.
Sulla stessa linea è anche il gruppo assicurativo Zurich. "L'esperienza del 2020 ha dimostrato che i nostri dipendenti possono accompagnare con successo i clienti con servizi completamente digitalizzati anche senza viaggi di lavoro", ha spiegato un addetto stampa. Il nuovo approccio prevede per esempio le notifiche di sinistro via video, l'uso di firme elettroniche e le valutazioni di rischio effettuate in modo virtuale.
Nel campo in questione le grandi imprese hanno risparmiato milioni di franchi durante la pandemia: per la sola UBS le spese di viaggio e di rappresentanza si sono ridotte di 209 milioni di dollari.