Santésuisse mostra apprensione per l'aumento dei costi, definito «preoccupante»
In ogni caso, grazie alle riserve, l'associazione non si aspetta un forte aumento dei premi
BERNA - La pandemia di coronavirus è costata 700 milioni di franchi all'assicurazione malattia obbligatoria, fra la sua apparizione nella primavera del 2020 e fine giugno di quest'anno: è la stima dell'associazione delle casse malati Santésuisse, che non nasconde la sua preoccupazione per l'aumento generale della spesa sanitaria.
Stando alle informazioni diffuse dalla SonntagsZeitung la parte del leone dei costi Covid (450 milioni) è costituita dal trattamento dei pazienti negli ospedali, mentre la seconda voce di spesa (150 milioni) è da attribuire alle vaccinazioni.
Una ripresa dei trattamenti
L'analisi dei dati di tutti gli oneri a carico delle casse mostra peraltro un'evoluzione che il domenicale definisce sorprendente: sebbene nel 2020 siano stati eseguiti meno trattamenti sanitari i costi sono comunque leggermente aumentanti. E le informazioni disponibili sino a fine giugno mostrano che vi sarà una forte crescita anche nel 2021: nell'assicurazione di base, per esempio, i costi sono già progrediti del 4% nella prima metà dell'anno.
«Questo forte aumento è preoccupante dopo diversi anni di sviluppo moderato dei costi», ha affermato Matthias Müller, responsabile del comparto politica e comunicazione di Santésuisse, citato dal domenicale. Anche se le spesa generata dal Covid di più di 700 milioni di franchi appare sopportabile se confrontata con il totale dei costi di oltre 34 miliardi all'anno, gli assicuratori sono preoccupati per la tendenza alla crescita, che a loro avviso è dovuta in gran parte all'effetto di recupero dei trattamenti sanitari.
E i premi?
In ogni caso, nonostante l'impennata dei costi, gli assicuratori non si aspettano un'esplosione dei premi. In particolare grazie alle riserve, che permettono un certo margine di manovra per ammortizzare le spese sanitarie. Infatti, secondo Müller, «questa prima valutazione della pandemia ci mostra quanto sia importante per gli assicuratori sanitari avere riserve sufficienti» ha detto, riferendosi ai vari dibattiti sul tema dell'abolizione delle riserve.
L'esperto ha poi ribadito che «gli assicuratori sanitari si sforzano di mantenere i premi più bassi possibile», ma anche che «bisogna considerare i costi a lungo termine». Infatti, gli aumenti dei premi devono sempre essere visti sullo sfondo dell'evoluzione generale dei costi del sistema sanitario, ed è qui che il ruolo della politica diventa fondamentale, secondo Santésuisse.