I visitatori dai paesi del Golfo stanno tornando in Svizzera. Ma da lunedì dovranno testarsi per accedere ai ristoranti
La Svizzera non ha omologato i principali vaccini asiatici. Le organizzazioni turistiche chiedono al Consiglio federale di «accelerare i tempi»
BERNA - In tempi di mascherine obbligatorie, la dissimulazione del volto non è più un problema (solo) dei turisti arabi in visita in Svizzera. Ma il certificato vaccinale potrebbe diventarlo. I visitatori provenienti dai Paesi del Golfo - avvertono le organizzazioni turistiche - sono tornati ad aumentare: e da settimana prossima rischiano di non trovare un tavolo dove cenare.
Da lunedì il "pass" sarà necessario per entrare nei ristoranti, compresi quelli degli hotel. Nessun problema per i clienti vaccinati in Svizzera o nell'Unione Europea. Ma per chi viene dal Medio Oriente, come anche dall'India, dalla Cina o dalla Russia, le cose si complicano alquanto. I vaccini Sputnik o Sinovac-Coronavac ad esempio sono omologati dall'Oms ma non da Swissmedic, e non sono riconosciuti dall'UFSP.
Le disposizioni attuali - ha precisato Berset in conferenza stampa - prevedono che i vaccinati "di serie B" si sottopongano a un test. Ma il governo ha messo in consultazione una proposta per estendere l'elenco dei vaccini validi per l'emissione del certificato svizzero. Tutti quelli riconosciuti dall'Ema - l'Agenzia europea del farmaco - dovrebbero diventare automaticamente validi in Svizzera.
La consultazione durerà fino al 14 settembre. E intanto l'industria turistica protesta. «Se gli ospiti stranieri extra-europei decideranno di non venire, per noi sarà un danno enorme» ha dichiarato al Blick Andreas Züllig, presidente di Hotelleriesuisse.
Anche il direttore di Svizzera Turismo, Martin Nydegger, pensa che «la soluzione proposta dal governo non è ottimale» e che «tutti i vaccini riconosciuti dall'Oms dovrebbero avere validità anche da noi». Il tempo stringe: «Fortunatamente, abbiamo di nuovo numerosi ospiti provenienti in particolare dagli Stati del Golfo persico».
Per Svizzera Turismo è fondamentale che gli ospiti vaccinati non debbano essere sottoposti a ulteriori tamponi, per cenare fuori o partecipare a un evento culturale. L'organizzazione ha sollecitato il Consiglio federale ad essere "meno restrittivo" rispetto ai vicini europei. «Se i paesi Ue vogliono testare ancora i turisti, sono affari loro» conclude Nydegger. «Per noi sarà molto meglio rinunciare a questi inutili ostacoli aggiuntivi».