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GRIGIONITest obbligatori per il personale sanitario grigionese non vaccinato

09.09.21 - 11:59
La nuova misura ha l'obiettivo di tutelare pazienti e ospiti da possibili focolai di contagio da coronavirus.
Keystone
Fonte ats
Test obbligatori per il personale sanitario grigionese non vaccinato
La nuova misura ha l'obiettivo di tutelare pazienti e ospiti da possibili focolai di contagio da coronavirus.
Attualmente nei Grigioni ci sono sedici persone ricoverate in ospedale a causa del Covid-19. Cinque di loro si trovano in terapia intensiva.

COIRA - Da lunedì, nel canton Grigioni, il personale non vaccinato o non guarito di ospedali, cliniche, case per anziani e di cura, servizi Spitex, centri abitativi per persone disabili e strutture di custodia collettiva diurna saranno obbligati a sottoporsi a un test due volte alla settimana. Una misura analoga era stata annunciata ieri in Ticino anche dall'EOC. Inoltre, per i visitatori di questi istituti vi sarà l'obbligo di esibire un certificato Covid (testato, vaccinato, guarito) valido all'ingresso.

Le nuove direttive per il personale sanitario sono state annunciate oggi in una nota dal Servizio di comunicazione coronavirus del Cantone dei Grigioni. L'obbligo dei test regolari per collaboratori non vaccinati e non guariti ha l'obiettivo di tutelare sia i pazienti sia gli ospiti d'istituti medico-sociali da focolai di contagio da coronavirus.

Diverse aziende del settore sanitario del Cantone hanno già introdotto un obbligo del test per il proprio personale, si legge ancora nel comunicato. Con l'estensione delle direttive per quanto riguarda i test nel settore sanitario, il Governo retico uniforma le regole per tutti gli impiegati delle aziende del Cantone.

Nelle ultime settimane l'Ufficio dell'igiene pubblica ha registrato un forte aumento del numero di casi in tutto il Cantone. Al fine di raggiungere prima dell'inverno un tasso di vaccinazione sufficientemente elevato nei Grigioni, nelle prossime settimane dovrebbero farsi vaccinare 800 persone al giorno.

Attualmente nei Grigioni 5 pazienti Covid si trovano nei reparti di terapia intensiva e sono sottoposti a respirazione artificiale. In totale sono 16 le persone ricoverate, viene ancora precisato nella nota.

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COMMENTI
 

Elisa_S 3 anni fa su tio
La soluzione esiste. È applicabile ed è moralmente "bilanciata". Per tutti coloro che scelgono di non vaccinarsi (NON per motivi medici) che sono adulti ==> qualora dovessero necessitare di cure ospedaliere , dovrebbero essere ricoverati in locali esterni con qualche stella in meno (come hanno fatto diversi paesi come la Cina all'inizio). La priorità di un ricovero direttamente nell'Ospedale a pazienti con altre emergenze che necessitano di cure immediate. Questo perchè ormai è ovvio che il 90% dei ricoverati non sono vaccinati ed occupano il posto in teoria intensiva per SETTIMANE per poi essere trasferiti nei normali reparti. E il personale mancante si pùo formare in breve tempo (servizio civile, militari, volantari...). La prassi è sempre la stessa e i macchinari per la ventilazione non mancano. In camerate da 20 - 30 letti (come fanno in altre parti del mondo meno fortunate). Questo non tocca la libertà personale. E giustificabile perchè i ricoveri sono molto lunghi e non brevi come altre patologie. Sempre meglio di fare scegliere a medici chi curare e chi no...scelta immorale. Con l'opzione di "zone di cura improvvisate" si potrebbero accogliere molte persone e seguirle da volontari formati per una prassi unica (magari gli stessi che non pensano che il virus sia banale).

Elisa_S 3 anni fa su tio
Risposta a Elisa_S
Questo per rendere felici quelli che si sentono privati della libertà. Via tutte le misure obbligatorie. Lasciamoli cavalcare l'onda senza giubbotto di salvataggio tanto sono tutti provetti nuotatori. E se si fanno male ci saranno tanti posti in zone di cura improvvisate e organizzate a misura per loro.

seo56 3 anni fa su tio
Bene ma a loro spese!!!

ZioG. 3 anni fa su tio
giusto !

lollo68 3 anni fa su tio
Chi è vaccinato può contagiare come chi non è vaccinato altrimenti non ci sarebbero 15 persone vaccinate su 19 con il Covid19 alla Casa Serena! Ormai i media scrivono solo per promuovere i vaccini, ma non sugli effetti collaterali che provocano: è un'informazione unilaterale. La lista sui bugiardini si è nel frattempo allungata! Nelle scuole, dove non c'è ancora l'obbligo di mascherina, ci sono nel frattempo diverse quarantene, ma essere positivo non vuol dire essere in cure intensive.

Aargauer 3 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Frustrato?

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Nelle scuole certo che c'è l'obbligo di mascherina, a parte negli asili e nelle prime classi elementari. Proprio ieri si è deciso di prolungare l'obbligo anche per i vaccinati (che doveva decadere lunedì prossimo) almeno fino a fine mese. Lo sanno anche i sassi che anche i vaccinati possono contagiarsi e contagiare, ma le possibilità sono molto minori e in caso di contagio le conseguenze sono nella maggior parte dei casi lievi e non necessitano ricoveri. Gli effetti collaterali sono pochi e nella stragrande maggioranza non lasciano conseguenze, come ce ne sono per qualsiasi farmaco, Qualche decesso c'è stato sicuramente a causa del vaccino, ma in proporzione sono pochissimi rispetto all'enormità di dosi somministrate. Poi certo se tocca a te o a un tuo caro è una tragedia, ma lo stesso vale per quelli toccati dal contagio che sono enormemente di più.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Pare ci siano degli studi che affermano che la diffusione del virus è ridotta al 30% a seguito di una doppia dose di vaccino (quindi -70%). Questo affermato dagli organi competenti del cantone, quindi immagino che non siano campati per aria, malgrado non abbia ancora avuto il dispiacere di leggerli (sai che supa?) (ovviamente perché non ho avuto ancora tempo di cercarli, non per altro).¶ Ciò mi fa riflettere, vuol dire che se un tampone ha un 20% di possibilità di dare un falso negativo il vaccino presenta una maggior ''efficacia'' del 10%. La differenza è che a partire da lunedì i non vaccinati si dovranno sottoporre a più tamponi a settimana (ca. 3) per accedere ai servizi più comuni (i classici bar e ristoranti). Quindi si può presupporre che anche se un primo tampone dovesse risultare negativo, un secondo eseguito tre giorni dopo sarebbe negativo. Chi invece ha scelto il vaccino sarebbe asintomatico (perché scoprendo l'acqua calda è proprio lo scopo del trattamento), quindi restando vettore di diffusione a propria insaputa. Quindi in seguito a questa breve deduzione possiamo dire che il vaccino previene sì le ospedalizzazioni e i ricoveri (come oramai abbiamo capito tutti) ma che non è un mezzo efficace per contrastare la diffusione.¶ Con ciò mi chiedo se è per forza necessario vaccinare pure le fasce che con maggior probabilità farebbero una malattia asintomatica, in riferimento alla fascia 0-29 anni dove solo lo 0.5% dei contagiati ha avuto un decorso ''importante''. Posso ritenermi d'accordo con la contromisura attuata dal consiglio federale riguardo il certificato necessario per buona parte delle attività sociali ''di base'', però non comprendo perché si siano inventati di rendere obbligatori i test. Questo costo rappresenta una controversia dal punto di vista etico visto che andrebbe ad aggiungere un costo maggiore a una parte di popolazione con una motivazione che per i punti sovracitati non ritengo solida. Diciamo che sarei stato favorevole alla misura nel caso in cui i tamponi fossero gratuiti e maggiormente disponibili (un po' come ora, ma con una maggiore offerta di tamponi, per esempio con un punto tamponi per ogni distretto attivo ogni giorno dalle 7 alle 23). La possibilità che chi non è vaccinato o guarito non si rechi più al ristorante a partire dal primo ottobre rappresenta una probabile perdita economica che a confronto il costo dei tamponi non è nulla. Diciamo che per ora posso esser d'accordo con il consiglio federale, per quanto la misura non mi piaccia, però a partire da ottobre mi riterrò contrario.

vulpus 3 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Effettivamente sulla stampa la notizia è stata solo parziale. Il covid è stato introdotto da chi? Visitatori vaccinati o non? Personale infermieristico vaccinato o non? Fornitori? Alla casa Serena sicuramente lo sapranno ma non è passata l'informazione.

Elisa_S 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Purtroppo è come dici tu..il rischio di un falso negativo è nettamente superiore al rischio di un falso positivo, perchè qualora fossi portatore, servirebbe una certa quantità di materiale prelevato (con lo striscio nasale o salivare) per rendere positivo il test...altrimenti falso negativo....Pensa te che ho scoperto che i test salivari nella scuola vengono fatti senza avere la minima idea se si è bevuto dell'acqua prima (carica virale "sciacquata via")...idem per i prelievi del naso....se non si strofina bene bene...stai tranquillo che prelievi poco materiale. In pratica l'unico modo per analizzare sarebbe farlo direttamente nel sangue o nelle urine.... :-)

Elisa_S 3 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Non serve a niente...non tutti capiscono che la fase sperimentale è terminata forse con il 100'000 inoculazione del vaccino....siamo a quota 5 MILIARDI !!!!!!!! Pensare che per i medicamenti se si trovano 10'000 volontari....
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