Le autorità vallesane promettono tolleranza zero ai titolari del Walliserkanne: «Faremo rispettare la legge»
Intanto i proprietari sono tornati in libertà nella giornata di giovedì.
ZERMATT - I "plot twist" paiono susseguirsi di ora in ora in quel di Zermatt, dove tiene banco da settimane la vicenda del Walliserkanne, il ristorante cosiddetto "disobbediente" per via dell'opposizione ferrea che i suoi gestori hanno messo in campo contro l'obbligo di Certificato Covid. E l'ultimo nell'ordine, riferisce il Blick, è che le autorità cittadine hanno revocato la patente di gestore ai titolari dell'esercizio pubblico.
Un ritiro a tempo indeterminato, ha spiegato al quotidiano svizzero-tedesco il capo del Dipartimento della sicurezza, delle istituzioni e dello sport, Frédéric Favre. La situazione è attualmente sotto la lente delle autorità del canton Vallese, sottolinea il Consigliere di Stato. Per i titolari del ristorante, genitori e figlio, erano scattate le manette solo pochi giorni fa al termine di una sorta di "tira e molla" con la polizia, che aveva ordinato la chiusura del ristorante, apposto i sigilli e posizionato alcuni blocchi di cemento proprio di fronte all'entrata, ma senza ottenere alcun risultato.
La famiglia è tornata in libertà giovedì. E ha subito fatto ritorno al Walliserkanne. Le luci all'interno del ristorante si sono nuovamente accese. I blocchi di cemento, scomparsi. Sono pronti, in barba alle regole, a riaprire di nuovo i battenti? La famiglia non risponde alle domande dei giornalisti presenti. Ma Favre è categorico in questo senso e parla chiaramente di tolleranza zero nel caso la famiglia dovesse proseguire nel suo percorso di disobbedienza: «Faremo rispettare la legge».