Associazioni di categoria e alcuni politici chiederanno la revoca delle restrizioni in vigore già il prossimo mese.
BERNA - Contagi sempre a livelli record. Ma le ospedalizzazioni calano, e gli svizzeri scalpitano. E mentre l’Inghilterra ha annunciato l’abolizione di quasi tutte le restrizioni a partire da questo giovedì, anche i rossocrociati sognano e si chiedono: a quando la fine delle misure?
E a proporre come risposta a questa domanda una data molto vicina, qualcuno c'è. Secondo diverse fonti, riporta NZZ am Sonntag, questo martedì l’Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) chiederà al Consiglio federale che il cosiddetto Freedom day nel nostro Paese diventi realtà già il mese prossimo, così da rendere certificato Covid, home-office e limitazioni di capacità un vecchio ricordo.
L’USAM, riferisce il domenicale, sarebbe inoltre affiancata in questa richiesta da settori direttamente interessati dalle restrizioni in vigore, come quello della ristorazione, e da diversi esponenti dell’UDC, del PLR e del Centro.
L'idea di un Freedom Day era già stata lanciata settimana scorsa dal parlamentare UDC Thomas Aeschi, che aveva dichiarato, intervistato dai colleghi di 20Minuten, che «al più tardi tra due mesi, anche le ultime misure devono essere abbandonate».