Da domani potrebbe venire meno il requisito della mascherina.
Molti sono pronti a festeggiare, ma vi sono anche persone più fragili e con patologie che temono di essere lasciate a sé stesse
BERNA - Domani il Consiglio federale deciderà in che misura procedere con gli allentamenti. E potrebbe venire meno, anche se non del tutto, il requisito della mascherina. Il provvedimento incontrerà certo il favore di molti, ma non della totalità della popolazione. Coloro che sono particolarmente a rischio, infatti, hanno paura.
D'altra parte anche la Lega contro il cancro mette in guardia da un allentamento precoce: «Finché il numero dei casi resta così alto la mascherina dovrebbe essere mantenuta almeno sui trasporti pubblici e nei negozi», afferma la portavoce Stefanie de Borba.
Come altre persone particolarmente a rischio, la salute dei malati di cancro dipende, in parte, dall'ambiente circostante. Secondo de Borba, le mascherine FFP2 offrono un certo livello di protezione: «Ma si è più protetti se la mascherina viene indossata pure da chi ci è attorno».
«Se non è in ballo la nostra salute è difficile la cooperazione» - Per il sociologo Joël Berger, si tratta in definitiva di dare un peso alle diverse necessità. Il desiderio di protezione delle persone più fragili è chiaramente comprensibile, «ma allo stesso tempo è importante per la società nel suo insieme che le misure vengano revocate se la situazione lo consente», sottolinea. Secondo Berger, è improbabile che le persone indosseranno la mascherina anche se non è loro richiesto: «La cooperazione c'è quando è in ballo una preoccupazione personale. Quando si tratta di proteggere sconosciuti, d'altra parte, è probabile che l'impegno diminuisca rapidamente», aggiunge.
Stando a Britta Maurer, direttrice della Clinica di Reumatologia e Immunologia dell'Inselspital di Berna, l'Ufficio federale della sanità pubblica ha contato circa 621'000 under 65 appartenenti alle categorie a rischio. Oltre alle persone con malattie autoimmuni, si fa riferimento anche a chi soffre di diabete o ha malattie cardiache.
«Dovranno continuare a indossarle» - «Per una piccola minoranza - spiega Maurer -, la vaccinazione non offre una protezione sufficiente. Queste persone dovranno quindi continuare a indossare le mascherine e mantenere le distanze».
Come proteggere i più fragili? «Se molti si incontrano all'interno di locali pubblici - conclude l'esperta - indossare una mascherina avrebbe senso anche per chi è in salute. Ciò aiuterebbe coloro che hanno bisogno di protezione. Ma non aspettiamoci troppo da chi è sano».