Sono arrivati sabato a Gstaad dal Donbass. La First Lady ucraina si congratula per l'operazione
GSTAAD - Dalle bombe del Donbass alla pace delle Alpi, nella più esclusiva località dell'Oberland Bernese. Cinquanta bambini evacuati da un orfanotrofio dell'Ucraina orientale sono stati accolti sabato in uno chalet di proprietà di una benefattrice anonima.
La località precisa non è stata resa immediatamente nota: stando a quanto riferisce oggi la Berner Zeitung, si tratta di Gstaad. Il trasferimento ha attirato una certa attenzione mediatica perché nell'organizzazione, sottolinea il quotidiano, è stata coinvolta nientemeno che la First Lady ucraina.
Olena Zelenska, moglie del presidente Volodimyr Zelensky, sarebbe state «determinante» nell'evacuazione. In un comunicato stampa del governo ucraino ha commentato con soddisfazione il trasferimento. «Nelle Alpi svizzere questi bambini possono ora dormire tranquillamente e svegliarsi senza sirene e allarmi» ha detto.
Il governo ucraino ringrazia come partner il Canton Berna, la Segreteria di Stato per la migrazione e l'Ambasciata ucraina in Svizzera. Già all'inizio di aprile,un gruppo di 24 orfani è stato portato nel cantone di Berna ed è alloggiato in un centro scout a Kandersteg.
Il comune di Saanen avrebbe già ricevuto diverse offerte di aiuto dalla popolazione locale nei giorni scorsi, e un primo incontro tra le autorità locali e gli accompagnatori degli orfani (sette assistenti, con rispettive famiglie) ha avuto luogo ieri.
Olena Zelenska, 44 anni, è sposata dal 2003 con l'attuale presidente ucraino. Di professione architetto e sceneggiatrice, da First Lady si è occupata di varie iniziative benefiche e culturali, sul fronte della parità di genere e a favore dell'infanzia. Con lo scoppio della guerra ha mantenuto attivamente il suo ruolo affianco al marito, rimanendo in Ucraina. La coppia ha due figli e un patrimonio stimato da Forbes intorno ai 20 milioni di dollari.