In Svizzera, ogni anno, 400 bikers si feriscono gravemente e quattro-cinque persone perdono la vita.
Per ridurre al minimo le probabilità di farsi male, l'UPI raccomanda di usare tutte le protezioni possibili. Non solo il casco.
BERNA - Ogni anno una media di 11'700 persone residenti in Svizzera si infortuna praticando il mountain biking. Per 400 di loro le conseguenze sono gravi - le ferite più frequenti riguardano la cintura scapolare e le braccia - e per 4-5 addirittura letali, sottolinea l'Ufficio prevenzione infortuni (UPI). Che invita quindi tutti gli appassionati di questo sport a prepararsi bene, valutare oggettivamente le proprie capacità e disporre di un equipaggiamento adatto.
Il giusto comportamento - «La sicurezza di un'uscita dipende in ampia misura dalla preparazione e dallo stile di guida», mette in guardia l'UPI. Tutto inizia da una corretta valutazione delle proprie capacità. Quando si pedala nella natura le sollecitazioni sono notevoli e richiedono resistenza, forza e coordinazione. L’itinerario va quindi scelto in base alle proprie capacità. A chi fa mountain biking su pista, l'UPI consiglia di scegliere destinazioni che offrono percorsi ben preparati e segnalati in base ai livelli di difficoltà.
Il giusto equipaggiamento - Anche il materiale è fondamentale per la sicurezza. A tal fine è consigliabile portare regolarmente la mountain bike da uno specialista per il servizio di manutenzione e controllarla prima di ogni uscita. Tra le protezioni, quella più importante è il casco. Ne sono consapevoli quasi tutti gli utenti. Secondo la rilevazione UPI 2021, infatti, il 98% delle persone che fa mountain biking su pista lo indossa, contro l’87% di chi lo pratica su altri terreni. Per quanto riguarda gli occhiali da sport, che proteggono da eventuali corpi estranei, le percentuali sono rispettivamente dell’81 e del 77%. I guanti a dita intere proteggono tutta la mano in caso di caduta. Li indossa relativamente spesso chi fa mountain biking su pista (59%) e più raramente chi pedala su altri terreni (17%). A seconda del percorso sono raccomandate anche protezioni per le ginocchia, i gomiti e la schiena.
I cinque consigli più importanti