Inizia domani un maxi-processo che vedrà 22 membri di due bande presentarsi in un'aula di tribunale
L'ultimo fine settimana c'è poi stata una sparatoria a Ginevra. D'altronde, sono anni che l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) lancia l'allarme
GINEVRA - La perenne disputa tra bande di motociclisti rivali causa regolarmente feriti o addirittura morti all'estero, ma è un conflitto - quello tra i cosiddetti "Outlaw Motorcycle Club" - che ha raggiunto ormai anche la Svizzera.
Lo dimostra, come riporta la SonntagsZeitung, l'incidente avvenuto a Ginevra lo scorso fine settimana, quando due membri dei gruppi rivali "Hells Angels" e "Bandidos" si sono sparati a vicenda nel bel mezzo del Plainpalais, il quartiere della vita notturna della città romanda. Fortunatamente (e incredibilmente), nessuno è rimasto ferito.
Processo al via
Lo dimostra anche il fatto che da domani, 22 membri dei due gruppi coinvolti dovranno affrontare un processo al Tribunale penale di Berna-Mittelland. Nel 2019, lo ricordiamo, è avvenuto uno degli scontri più eclatanti tra le due fazioni rivali: gli "Hells Angels", insieme ai "Broncos", hanno attaccato i "Bandidos" riuniti ad una festa di compleanno a Belp. Cinque membri della banda sono finiti in ospedale, e 22 motociclisti dovranno quindi rispondere alle accuse di rissa e - due di loro - di tentato omicidio.
C'è poi il rischio che questi comportamenti sfocino al di fuori della pura lotta fra bande. Un esempio è quanto avvenuto nel dicembre del 2019 a Langenthal, quando un 30enne allora membro dei "Broncos" ha chiesto 5'000 franchi al proprietario di un bar, colpendolo poi al volto, per poi aggredire anche gli agenti di polizia arrivati sul posto. L'uomo, riporta il domenicale, è stato condannato l'uomo a otto mesi di reclusione per rapina, violenza e minaccia alle autorità, e anche al pagamento di un risarcimento per la vittima e per gli agenti.
«Ampio potenziale di violenza»
Sono anni, comunque, che l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) lancia l'allarme sulla guerra dei motociclisti, anche poiché «ha un grave potenziale di violenza», viste le tensioni e gli attacchi ne conseguono. Secondo gli esperti, anche vista la nascita di nuovi gruppi e sotto-gruppi, gli scontri come quello di Ginevra non rimarranno un'eccezione.