Secondo l'ex presidente della Task Force le cifre comunicate dall'Ufsp rappresentano solamente la punta dell'iceberg.
La nuova sotto-variante Omicron BA5 è incredibilmente contagiosa, ma meno grave. «Mi immagino che le persone ricoverate in Svizzera non superino mai le diecimila come nelle ondate precedenti»
BERNA - I casi di Covid-19 stanno nuovamente aumentando in Svizzera come in Ticino. Nella giornata di martedì l'Ufsp ha segnalato oltre 33'000 contagi settimanali nell'intero Paese, mentre l'Ufficio del medico cantonale ha contabilizzato, quest'oggi, 1'888 nuovi positivi negli ultimi otto giorni nel nostro cantone. Numeri in netta crescita che però - secondo Tanja Stadler sarebbero (e di molto) sottostimati.
Insomma le circa cinquemila infezioni giornaliere contabilizzate dall'Ufficio federale della sanità per l'ex presidente della Task Force Covid-19 del Consiglio federale - sentita da Watson - sarebbero solamente la punta dell'iceberg. Mentre i contagi effettivi sarebbero molti ma molti di più. «Stimo che il numero delle infezioni reali sia da sei a otto volte superiore al numero di casi confermati in laboratorio».
Altissima contagiosità - Questo significa che l'ondata provocata dalla sotto-variante Omicron BA5 è «almeno doppia» rispetto a quella causata dalla sua sorella maggiore BA2 in marzo. Un raddoppio, questo, causato dalla incredibile contagiosità dell'ultima mutazione del virus che è «ben superiore a quella del morbillo e della varicella».
Picco di contagi a luglio - Stadler, d'altronde, aveva già previsto qualche settimana fa l'esplosione dei casi in Svizzera, prevedendo un milioni di contagi entro la fine dell'estate. «Si ipotizza che circa il 15% della popolazione sarà infetta», aveva precisato l'esperta, pronosticando un picco di contagi per fine luglio. Da parte sua l'Ufsp, contattata dal sito d'Oltre Gottardo, non dà grandi risposte. «Non possiamo dare una cifra» dei casi sommersi. «Ma poiché il tasso di test positivi è aumentato, presumiamo che sia aumentato anche il numero di casi non registrati».
Meno casi di Long Covid - Se le infezioni sono in chiara ascesa, così non dovrebbe essere per le ospedalizzazioni. L'ex boss della Task Force è infatti ottimista: «Con la variante BA5 mi immagino che le persone ricoverate in Svizzera non superino mai le diecimila come nelle ondate precedenti». Buone notizie arrivano anche dal Long-Covid. «Questa sotto-variante - conclude l'esperta - sembra essere un po' meno "cattiva". La stima delle persone che soffrono di sintomi una volta guariti è inferiore al 10%» (con Delta era il 20%, ndr).