Lo ha dichiarato in un'intervista l’esperto del settore Siham Rafael Balutsch, economista dell'azienda CSL Immobilien
«La domanda di immobili residenziali è rimasta stabile nonostante l'aumento dei tassi d'interesse sui mutui" spiega l'esperto del settore, Siham Rafael Balutsch
ZURIGO - Comprare casa per molti giovani rimarrà solo un sogno, senza l'aiuto di mamma è papà. Sebbene le ipoteche siano diventate più care, la domanda di alloggio in proprietà non scende e il sogno di una casa propria si allontana, specie per i giovani: per accedere alla proprietà serve in pratica l'aiuto dei genitori, emerge da un'intervista a un esperto del settore.
«La domanda di case di proprietà rimane alta, anche se è un po' rallentata» spiega Siham Rafael Balutsch, economista dell'azienda zurighese CSL Immobilien. «Ma dopo lo shock iniziale dei tassi di interesse, le ipoteche sono tornate a essere più convenienti. Inoltre i mutui del mercato ipotecario possono ancora essere ottenuti a condizioni interessanti, il che continua a sostenere la domanda. Allo stesso tempo, i permessi di costruzione per i condomini rimangono a un livello basso: nel medio termine l'offerta non si espanderà in misura tale da assorbire la domanda in eccesso. Questa situazione generale dell'offerta, sostiene i prezzi a un livello elevato e rende possibili ulteriori aumenti. Tuttavia, lo slancio dei prezzi degli ultimi anni non continuerà".
«Nei grandi centri e nei comuni degli agglomerati, in passato si è osservata una tendenza alla crescita dei prezzi molto forte, per cui solo le classi più benestanti di acquirenti e le persone a doppio reddito con un'elevata base patrimoniale possono permettersi la proprietà» continua Balutsch. «Ma il livello dei prezzi è elevato anche in tutta la Svizzera. Le generazioni più giovani, in particolare, dipendono dalle eredità anticipate e dalle donazioni delle generazioni più anziane per l'acquisto di immobili residenziali» conclude.
Un buon capitale iniziale non basta. «A causa delle restrizioni dei prestiti è necessario un reddito adeguato» prosegue l'esperto del settore. Il calcolo della sostenibilità economica presuppone infatti un tasso di interesse elevato, pari al 5%. La situazione generale non è peraltro destinata a cambiare. Secondo l'economista «a corto termine non vi sarà una correzione dei prezzi»: troppo pochi sono infatti gli oggetti sul mercato, a fronte di una domanda molto elevata.
E anche per gli inquilini non si prospettano tempi facili: le pigioni aumenteranno sulla scia della crescita dell'immigrazione. «La Svizzera si distingue nel confronto europeo per la forte ripresa economica, il basso tasso di disoccupazione e l'attuale alto numero di posti vacanti. La domanda di alloggio è quindi elevata, nonostante i prezzi di affitto alti. Sul mercato degli alloggi in affitto, tuttavia, l'offerta di appartamenti in affitto di nuova costruzione è in calo. Non c'è alcun sollievo in vista intorno ai centri di grandi dimensioni e, in parte, a quelli di grandezza media. È quindi probabile che l'immigrazione continui a far salire il costo degli affitti» conclude lo specialista.