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SVIZZERAInsegnanti senza diploma? «Allora mio figlio verrà istruito a casa»

17.08.22 - 21:24
Boom dell'homeschooling: è in aumento il numero di bambini svizzeri che vengono istruiti a casa
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Fonte C. Blumer / 20 Minuten
Insegnanti senza diploma? «Allora mio figlio verrà istruito a casa»
Boom dell'homeschooling: è in aumento il numero di bambini svizzeri che vengono istruiti a casa
Per le associazioni dei genitori la tendenza è da attribuire alla minore qualità dell'insegnamento, a causa della penuria di insegnanti e quindi dell'assunzione di personale non diplomato

ZURIGO - Portare i bambini a scuola o... portare l’insegnamento ai bambini? Da anni l'opzione dell'homeschooling (il sistema di istruzione per cui i genitori possono impartire direttamente l'educazione scolastica ai propri figli) sembra guadagnare sempre più favori in Svizzera, e con l'inizio dell'anno scolastico 2022/2023 il numero di bambini che non frequenteranno la scuola primaria (elementare) aumenterà ancora in modo significativo.

Lo dimostrano le cifre: le autorità di Zurigo contano 789 alunni che verranno istruiti privatamente a partire da agosto 2022 (un numero non definitivo: la scadenza per l'iscrizione è il 22 agosto). A titolo di confronto, nell'autunno 2019 gli alunni erano 248. L'aumento nel canton Argovia è altrettanto forte: da 287 nell'anno scolastico 2018/2019 a 606 nell'autunno appena iniziato. Nel cantone di Lucerna, il numero di bambini che studiano a casa è passato da 110 a 150, come riporta la NZZ am Sonntag.

In Ticino, lo ricordiamo, la frequenza scolastica è obbligatoria e l’homeschooling non è consentito. Nel nostro Cantone lo scorso semestre scolastico c'erano 13 allievi scolarizzati a domicilio, ma a causa di ragioni fisiche o psichiche. 
 
«Chiunque può insegnare?»
Questo aumento ha anche a che fare con la carenza di insegnanti e la conseguente aggiunta di personale "senza diploma", sostengono i rappresentanti delle associazioni dei genitori.

«Prima la pandemia, poi le conseguenze della guerra in Ucraina e ora si aggiungono i docenti non diplomati», afferma Gabriela Kohler, presidente dell'Associazione dei comitati dei genitori del Cantone di Zurigo. «Il problema è che ora, con lo scenario di emergenza in cui anche chi non è diplomato è autorizzato a insegnare, si sta inviando un segnale sfavorevole: chiunque e tutti possono insegnare!». Alcune famiglie, perciò, si dicono che possono farlo da sole.

Non è comunque sempre e per forza un aspetto negativo: anche se molti genitori che decidono di applicare homeschooling non hanno un diploma, «c'è però una differenza tra i diplomati che conoscono il bambino quelli che non lo conoscono», per Kohler.

«La scuola primaria non soddisfa i requisiti»
«Il fatto che personale non qualificato insegni agli alunni della scuola elementare statale ci irrita molto», afferma dal canto suo Fredi Jaberg, dell'associazione Lobby dei Genitori Svizzera (Elternlobby Schweiz). Non che la qualità dell'insegnamento dipenda necessariamente dal diploma, ma ci sono requisiti estremamente elevati per le scuole pubbliche e per l'istruzione domiciliare e «le scuole elementari pubbliche ovviamente non soddisfano minimamente questi requisiti».

Per questo la sfiducia nella scuola primaria è in aumento, sostiene Fredi Jaberg, che parla di uno sviluppo inquietante, in cui i genitori si sentono sempre più impotenti, le scuole e gli insegnanti si nascondono dietro i regolamenti, coprendo un sistema difettoso. «Gli insegnanti non diplomati hanno bisogno di un sostegno intensivo fino a quando non saranno formati. Ma gli insegnanti qualificati che conosco non hanno le risorse per farlo».

Sebbene la lobby dei genitori sostenga la libertà di scelta nel modello educativo, le scuole primarie statali sono estremamente importanti per l'associazione, afferma Jaberg: «Ci dispiace molto che le scuole elementari si trovino in queste difficoltà. Sono uno strumento fondamentale del panorama educativo svizzero».

Responsabilità dei genitori
L'aumento del tasso di homeschooling ha però anche i suoi lati negativi, come afferma Dagmar Rösler, presidente dell'Associazione Svizzera degli Insegnanti: «I genitori devono essere consapevoli del fatto che stanno privando i loro figli di esperienze in classe e di imparare insieme ad un gruppo di coetanei. Ma la decisione e la responsabilità di ciò spetta ai genitori».

In una conferenza stampa di qualche giorno fa, Rösler ha dichiarato che l'associazione degli insegnanti è molto preoccupata perché la qualità dell'istruzione è in pericolo e che, in quanto madre, non potrebbe più dormire sonni tranquilli se il proprio figlio fosse istruito da un insegnante non sufficientemente qualificato. «La qualità dell'insegnamento è ancora garantita perché molti insegnanti tengono duro e fanno tutto il possibile per mantenere l'insegnamento e la continuità per gli alunni».

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COMMENTI
 

cle72 2 anni fa su tio
Parzialmente d'accordo con le associazioni dei genitori. L'insegnante diplomato è sicuramente preparato per fare il suo mestiere, mentre il non diplomato ha sicuramente bisogno d'essere guidato e formato, quindi magari all'inizio non potrà essere al livello del diplomato. Ultimo aspetto il diploma, non è una sicurezza per quanto riguarda gli aspetti di preparazione al contesto adulto/bambino il sapersi approcciare con i bambini, saper capite e agire in modo corretto, senza andar a minare la fragile psiche di un bambino in giovane età. Mentre i genitori non portando i propri figli a scuola, privano i propri figli della possibilità di socializzare, interagire con i loro coetanei, li privano d poter fare esperienze, crescere un un contesto di vita normale. Siamo in un era dove gli smartphone la fanno da padrone e la maggior parte delle persone, bambini, ragazzi e adulti si isolano in questi. La soluzione, incentivare i giovani a intraprendere la professione d'insegnante con azioni mirate e se serve con aumento di stipendio, non sono soldi buttati, ma una risorsa per le generazioni future. Vietare assolutamente la scuola a casa. Follia.

emibr 2 anni fa su tio
Risposta a cle72
Per una volta sono d'accordo con te. La preparazione approfondita nella disciplina insegnata è una condizione necessaria per fare il docente, per gli aspetti della pedagogia e didattica va ricordato che i nuovi docenti devono frequentare il Dfa per essere abilitati.

Sara788 2 anni fa su tio
pienamente d'accordo! già quelli diplomati valgono quello che valgono...

emibr 2 anni fa su tio
Risposta a Sara788
Mai una volta un commento intelligente e supportato da prove?

MissKirova 2 anni fa su tio
Risposta a emibr
Classica frustrata che riversa la sua frustrazione sui social,e si beve tutto ciò che è contro il sistema.
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