La setta Anastasia e il gruppo Campus Vivere hanno aperto sedi a Zurigo e San Gallo, con l'autorizzazione dei cantoni
La politica reagisce: da sinistra a destra, condanna del fenomeno. Si invocano più controlli
SAN GALLO - Il braccio teso hitleriano diventa un saluto al sole. Le persone omosessuali sono riconoscibili dalla posizione dell'ombelico. Gli ebrei hanno la pelle grigia e gli occhi cupi. Sono alcuni dei dogmi alla base del "credo" di Anastasia, una setta tedesca che mischia l'esoterismo nazista opportunamente mascherato ("criptonazismo") allo scetticismo nei confronti del Covid e in generale dell'ordine democratico. Principi che vengono insegnati dall'inizio di quest'anno in una scuola privata di Uznach (SG) ad allievi delle medie-superiori.
Il settimanale Woz ha messo in luce con una serie di articoli il collegamento tra l'istituto e la setta, che negli ultimi anni in Germania è stata al centro di polemiche e preoccupazioni. Sempre da quest'anno a Rikon (ZH) l'associazione Campus Vivere, ha aperto una scuola primaria e secondaria che - come quella di Uznach - ha ricevuto un'autorizzazione cantonale. Peccato che dietro al nome apparentemente innocuo si nascondano persone e collegamenti espliciti (a partire dai volantini affissi nell'istituto) a un gruppo filo-nazista che nega la legittimità dello Stato tedesco e invoca il ritorno del Reich.
In entrambi i casi esoterismo e criptonazismo sono infarciti di retorica no Vax e Covid-scettica. Il canton San Gallo ha negato a Woz di ritenere la cosa un problema. Ma la condanna politica a livello federale è stata unanime, da destra a sinistra. La consigliera nazionale Nadja Umbricht Pieren (Udc) chiede ai cantoni di «vigilare maggiormente sulle autorizzazioni rilasciate» e avverte: «Gli insegnamenti unilaterali e problematici creano società parallele». Matthias Aebischer (Ps) sottolinea come la scuola «sia pubblica che privata ha il compito di insegnare come prima cosa il rispetto della democrazia».