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SVIZZERABullismo, sette giovani su dieci lo hanno subito

13.10.22 - 23:04
Secondo l'associazione "Apprentis d'Auteuil" il fenomeno è più diffuso nelle scuole secondarie.
Foto Deposit
Bullismo, sette giovani su dieci lo hanno subito
Secondo l'associazione "Apprentis d'Auteuil" il fenomeno è più diffuso nelle scuole secondarie.

GINEVRA - Sette giovani su dieci: è il rapporto numerico preoccupante che fotografa lo stato dell'arte di un fenomeno che non si arresta. Il bullismo. E che fa ogni giorno sempre più vittime, soprattutto nelle scuole secondarie.

È quanto emerge da una indagine sulla violenza nelle scuole dell'associazione Apprentis d'Auteuil, presentato proprio oggi: il dato di quei sette giovani su dieci che ha confessato di avere subito atti bullismo è allarmante. 

Il fenomeno è presente in misura maggiore nelle scuole secondarie (citate dal 71% degli intervistati) e in misura minore nelle scuole elementari (27%), nelle scuole superiori (26%) e nelle scuole materne (6%).

«Questa tendenza può essere spiegata in particolare dall'effetto gruppo che è molto forte nella scuola secondaria - hanno spiegato a 20Minutes i portavoce dell'associazione - ma anche al fatto che il telefono cellulare sta facendo il suo ingresso nella vita degli adolescenti».

Dando un'occhiata ai numeri che raccontano il fenomeno si scopre che «il 64% delle vittime dichiara di aver già subito aggressioni verbali come insulti e prese in giro, il 44% violenze psicologiche quali molestie morali, umiliazioni legate ai risultati scolastici, molestie informatiche, il 38% aggressioni fisiche, ad esempio spintoni e botte».

È stato chiesto ai ragazzi quale sia stata la loro reazione interiore - anche con il passare del tempo - a seguito delle violenze subite: quasi la metà degli intervistati ha posto l'accento su «un calo di fiducia in se stessi», mentre un 30% è arrivato all'abbandono della scuola e a sviluppare forme di fobia scolastica. «Il bullismo crea effetti dannosi sulla salute mentale e fisica - hanno spiegato quelli di Apprentis d'Auteuil - la nostra indagine ha portato alla luce il fatto che almeno il 22% degli intervistati rientra in questa categoria.». 

I risultati della ricerca hanno subito animato il dibattito: «la violenza scolastica distrugge l'immagine di sé dei giovani e dà loro l'impressione che gli adulti non svolgano il loro ruolo di protettori», ha detto Jean-Pierre Bellon, insegnante di filosofia e promotore del programma pHARe per combattere il bullismo scolastico. «Questa violenza inizia nelle scuole elementari - ha continuato - è considerata un bisticcio tra studenti e non vi si presta molta attenzione».

Le aggressioni subite a quell'età vengono ricordate per tutta la vita, ne è convinta anche Pascale Lemaire-Toquec, esperta di questioni educative proprio presso Apprentis d'Auteuil.

L'indagine mette sotto la lente d'ingrandimento anche l'uso smodato e scorretto del telefono cellulare: «L'inizio della scuola secondaria è anche il momento in cui gli adolescenti acquistano un telefono cellulare e possono potenzialmente praticare il cyberbullismo - evidenziano gli autori del sondaggio - e hanno accesso sempre più precocemente a contenuti inadeguati alla loro età. Ciò contribuisce a rendere comuni la violenza e gli insulti. E poiché sono spugne, riproducono questi comportamenti».

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COMMENTI
 

Talos63 2 anni fa su tio
Purtroppo il problema non sono i giovani, bensì i genitori che dovrebbero essere più presenti nella vita dei loro figli e insegnare loro il rispetto degli altri… dovrebbero ricordare che anche gli altri giovani (e specialmente le ragazze) sono figli di altri genitori, quindi uguali a loro, e non penso che siano felici se i loro figli vengono importunati o bullizzati. Ma tant’è, oggi come oggi ci sono più persone che “sfornano figli” piuttosto che genitori…

Pocahontas 2 anni fa su tio
Io ho frequentato le scuole medie nel lontano 1985 ed ho subito 4 anni interi di bullismo senza che nessuno se ne preoccupasse. Gli insegnanti e la direzione dicevano ai miei genitori che erano solo ragazzini, che loro non centravano, che sarebbe passato... I TELEFONINI NON C'ERANO eppure questo gruppetto di maschi e femmine frustrati erano molto fantasiosi nel bullizzarmi ogni singolo giorno sia fisicamente che psicologicamente. Tutti ticinesi, come lo sono io, e di famiglie non disagiate affatto! Mi hanno rovinato la vita per molto tempo e ancora oggi a volte ci penso e mi dico che è un miracolo che io non abbia mai pensato di togliermi la vita, talmente tutto quello che mi facevano era insopportabile. Se parlavo con i miei, il giorno dopo le prendevo peggio. Erano anni in cui non era molto diffuso il problema, non se ne parlava e non si veniva ascoltati più di tanto. Chissà se questi soggetti oggi hanno dei figli? Chissà cosa hanno insegnato loro sulla vita? Spero a comportarsi meglio di quanto abbiano fatto loro!

Mattiatr 2 anni fa su tio
Risposta a Pocahontas
A me pare che i discorsi riguardo l'insegnare il rispetto reciproco non stia funzionando. Gli fai l'oretta di lezioncina in cui gli fai venire il magone da sensi di colpa, poi usciti dalla porta tutto come prima. A sto punto sono quasi tentato di proporre un corso di difesa personale per i ragazzi, così se ti aggrediscono verbalmente o fisicamente hai i mezzi per poterti difendere. Pure io ho avuto lo stesso problema, dopo 5 anni ho reagito tirandogli quattro sganassoni, ero cosciente già al tempo che non era la giusta soluzione, però mi ha permesso di tenere alla larga queste persone (considera che non sono una persona violenta). Forse ci sono questioni non risolvibili con le belle parole.

matias13 2 anni fa su tio
Giovani codardi, futuri adulti problematici! In alcune parti del mondo per questi ragazzi c'è il riformatorio.....forse da reintrodurre anche da noi. E ovviamente telefonino a mollo nel WC
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