Diverse Ong si sono lamentate per un evento che «pubblicizza strumenti di morte. Gli organizzatori si difendono.
LOSANNA - Fucili, pistole, moschetti, sciabole e scimitarre. Armi di ogni genere sono sbarcate a Losanna. «Alcune persone hanno paura, altre no», afferma Joel Humbert, direttore della "Bourse Internationale aux armes". La 28a edizione dell'evento, iniziata questo venerdì, si svolge a Beaulieu questo venerdì tra le polemiche. L'invasione russa dell'Ucraina ha infatti compromesso la moralità dell’evento.
Sono circa 80 gli espositori, provenienti da tutto il mondo, che parteciperanno all’esposizione. Sono soprattutto collezionisti e appassionati di armi, come la maggior parte dei visitatori. «In Svizzera abbiamo i tiratori prima di avere i calciatori, sottolinea Joel Humbert. Gli appassionati di armi rimarranno tali, nonostante il contesto internazionale. È la natura umana». Prima di aggiungere con un sorriso: «Se vuoi la pace, preparati alla guerra».
«Mancanza di rispetto per il contesto attuale» - Fucili e pistole in mostra, tiro con la carabina e tiro dinamico proposti al pubblico: questo modo di portare la pace a Losanna fa rabbrividire la Ong, Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsA). «Esporre e pubblicizzare strumenti di morte è una mancanza di rispetto per ciò che sta accadendo nel mondo», si lamenta il segretario politico dell'organizzazione antimilitarista, David Raccaud. «Le armi hanno un posto importante nella nostra società e questo tipo di esibizione è un'apologia della violenza».
«L'arte dovrebbe servire altre cause» - L'esposizione ha cercato di limare quest'aspetto invitando all'evento l'artista Axel Lefrancais, con l'idea di unire le armi con l'arte. Giunto per la prima volta a Beaulieu, il nativo di Cannes crea sculture. «La maggior parte delle persone prova odio davanti a un'arma. La mia idea è quella di cambiare questo sentimento provocando altre emozioni».
Un approccio che ha fatto molto discutere e che non convince David Raccaud. L'attivista si rammarica che l'arte venga utilizzata per banalizzare questi strumenti. Giudica addirittura «inappropriata» questa alleanza tra «guerra e pace», nel bel mezzo di una mostra totalmente «fuori luogo».