Un'iniziativa di Campax: «La violenza contro le donne è profondamente radicata nella nostra società»
ZURIGO - A partire da oggi saranno visibili, in tutta la Svizzera, manifesti a forma di pacchetti di sigarette con la scritta «L’amore non uccide».
Si tratta di un'iniziativa contro la violenza domestica contro le donne realizzata - tramite un crowdfunding - dal movimento di cittadini Campax.
Lo scopo della campagna, ha spiegato Campax, è quello di «rendere visibile al pubblico la violenza maschile contro le donne e, attraverso una petizione (il cui testo chiede che il Consiglio federale chiami infine per nome la violenza di genere subita dalle donne vittime di omicidio) chiedere ulteriori risorse per i programmi di recupero degli autori degli atti violenti». Sui cartelloni sarà inoltre presente un codice QR che fornisce informazioni in merito ai punti a cui le vittime possono rivolgersi per ricevere aiuto.
Occhi puntati sul periodo prenatalizio
Per il movimento, «la violenza contro le donne è profondamente radicata nella nostra società, eppure se ne parla ancora troppo poco». Tra l'altro, «è proprio nel periodo prenatalizio che il numero di casi di violenza di genere raggiunge il suo culmine. Lo spettro va dall'aggressione verbale all'uccisione, il cosiddetto femminicidio. La violenza maschile uccide una donna ogni due settimane. L'obiettivo dei nostri manifesti è di illustrare questo fenomeno e stimolare il dibattito su questo argomento tabù» ha dichiarato la portavoce Virginia Köpfli.
Perché le sigarette? «Abbiamo pensato che dovrebbero esistere dei messaggi di avvertimento contro la violenza maschile sulla falsariga di quelli riportati sui pacchetti di sigarette. L'ampio dibattito sul tema della mascolinità tossica ci aiuta a combattere alla radice il problema della violenza maschile; tuttavia, siamo dell'idea che solo le risorse aggiuntive da destinare a consulenze e programmi specifici per gli autori di violenza possono cambiare la situazione in modo sostenibile nella nostra società» ha proseguito Köpfli.
Qual è l'obbiettivo della petizione? «Con la nostra petizione intendiamo chiedere al Consiglio federale maggiori risorse da destinare ai programmi di recupero di uomini autori di violenza e il riconoscimento del femminicidio in quanto tale. È essenziale che l'opinione pubblica acquisisca maggiore consapevolezza in merito alla pericolosità derivante dalla violenza maschile», ha concluso la portavoce.