Un elettricista e il suo supervisore sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio colposo.
BASILEA - Riconosciuti colpevoli di omicidio colposo e un risarcimento di solidarietà pari a 10.000 franchi. Questa la sentenza pronunciata in mattinata dal Tribunale penale di Basilea Città che ha condannato i due operai, un elettricista di 35 anni e il suo supervisore di 36 anni, che avevano lavorato al lucernario protagonista della terribile morte di una 28enne. La tragedia risale al 2 agosto 2019, quando la ragazza, affacciandosi alla finestra, rimase intrappolata poiché si chiuse automaticamente fino ad ucciderla. Il lucernario era stato sistemato circa due anni prima. Secondo la procura di Basilea, la morte avrebbe potuto essere evitata se gli artigiani avessero rispettato l'obbligo di diligenza. Nello specifico, la finestra della mansarda, che può essere azionata con un interruttore, è stata integrata nell'inverno 2017 con un sistema automatico. Quando piove, l'infisso aperto, i cui bordi di chiusura principale e secondario si trovano a circa un metro di altezza, avrebbe dovuto chiudersi automaticamente.
I pubblici ministeri avevano avanzato l'accusa di omicidio colposo e avevano rilevato che i due operai avevano trasformato la finestra in una trappola mortale installando un sensore automatico di pioggia. Le richieste di multe condizionali erano di 120 aliquote giornaliere di 110 franchi ciascuna per l'elettricista e 90 aliquote giornaliere di 140 franchi per il suo supervisore. Ieri durante il processo i difensori avevano chiesto l'assoluzione. Oggi il Tribunale penale con la sua sentenza ha persino aumentato le multe. All'elettricista sono state fatturate 160 aliquote giornaliere a 110 franchi ciascuna, e al suo supervisore 150 aliquote giornaliere a 140 franchi.