Dopo una stretta voluta in una prigione neocastellana è stato dato un nuovo ok, che sarà esteso a tutte le strutture del cantone
NEUCHÂTEL - I detenuti delle carceri neocastellane potranno nuovamente guardare i contenuti dei canali a luci rosse presenti nell'offerta della televisione via a cavo del carcere.
Lo ha stabilito il Servizio penitenziario neocastellano (Spne) che ha dato ragione all'opposizione presentata via lettera da un uomo attualmente imprigionato nel carcere Bellevue di Gorgieri (NE).
Ma andiamo con ordine. Stando a Le Journal du Jura da novembre 2022 sono stati bloccati - soprattutto di notte - una serie di canali mainstream che, durante le ore piccole, trasmettono programmi e spot a carattere erotico.
La denuncia - portata avanti da un detenuto che si trova in carcere da più di 30 anni per crimini di natura sessuale - è riuscita a scardinare questo divieto anche se, conferma l'Spne: «Questa offerta di contenuti pornografici rimarrà limitata a 3-4 canali», conferma il responsabile Christian Clerici.
La decisione presa per Bellevue varrà anche per un altra prigione neocastellana, la Promenade di La Chaux-de Fonds.
Al momento, ai detenuti del cantone romando è permesso acquistare riviste, guardare Dvd e blu-ray, così come utilizzare console di gioco, ma non possono guardare film porno o erotici. L'idea è quella di permettere ai detenuti di soddisfare «alcuni dei loro desideri, rispettando la sensibilità del personale», e di «evitare di alimentare le fantasie fuori controllo dei criminali sessuali», ha commentato sempre Clerici.
A titolo di confronto, Giura e Vallese vietano tutto il materiale erotico, mentre Friburgo offre un catalogo di film vietati ai minori che rispettano il codice penale (niente pedofilia, zoofilia o violenza). Il Cantone di Vaud non pone limiti se non quelli della legalità dei contenuti. A Ginevra, le regole dipendono dal carcere e dagli atti commessi dal detenuto.