Prima dell'uso, comunque, tutte le identità vanno approvate dal Dipartimento della Difesa
BERNA - Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) intende ricorrere all'impiego di agenti segreti virtuali propri per ottenere informazioni nel mondo virtuale. Gli obiettivi sono la lotta contro il terrorismo e l'estremismo violento.
Attualmente per farlo deve appoggiarsi a servizi partner stranieri. Il SIC vi ha fatto ricorso già «in diversi casi», ha affermato a Keystone-ATS una responsabile dello stesso SIC, confermando quanto affermato da radio SRF.
L'uso di agenti virtuali sotto identità di copertura è regolato allo stesso modo degli agenti reali. Secondo la legge tutte le false identità devono essere approvate dal Dipartimento federale della difesa (DDPS).
L'uso di agenti virtuali sarà inoltre soggetto alla supervisione degli organi di controllo dei servizi segreti. Si tratta in particolare dell'Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative e della Delegazione delle Commissioni della gestione del Parlamento.