Lo stabilisce la classifica stilata annualmente da Reporter senza frontiere.
BERNA - La Svizzera si piazza al 12° posto su 180 Paesi nella classifica della libertà di stampa 2023 di Reporter senza frontiere (Rsf). Rispetto all'anno scorso c'è stato un miglioramento di due posizioni legato alla fine della pandemia di Covid-19.
Questo ha attenuato un clima di intimidazione, ostilità e persino violenza fisica da parte degli oppositori alle misure contro il Coronavirus, scrive Rsf in una nota odierna. Un clima aggressivo che nel 2022 aveva fatto scendere la Svizzera dal 10° al 14° posto.
Il livello della libertà di stampa, che in base alla classifica di Rsf è ora considerata soltanto «piuttosto buona» - non è però tornato al livello del 2021. La causa è da attribuire al legislatore: in relazione a questo sotto indicatore la Svizzera è infatti scesa dal 29° al 37° posto.
Uno dei motivi è l'estensione da parte del Parlamento della possibilità data ai giudici di ordinare provvedimenti superprovvisionali nei confronti dei media: ossia il divieto di pubblicare una notizia, nel caso qualcuno ritenga di poterne subire uno svantaggio, ancor prima del confronto in un'aula di tribunale. In precedenza chi si considerava parte lesa era tenuto a dimostrare uno svantaggio particolarmente grave.
Un altro fattore che continua a limitare la libertà di stampa è il cosiddetto articolo «museruola» contemplato dalla legge svizzera sulle banche. In base ad esso, i giornalisti rischiano fino a tre anni di carcere se pubblicano informazioni basate su dati rubati o trapelati illegalmente. La situazione economica di molti media rimane peraltro fragile e ciò ha influito sul sottoindicatore legato alla pluralità delle informazioni.
Norvegia al primo posto - In base alla 21a classifica internazionale pubblicata oggi da Rsf, la libertà di stampa è considerata «molto scarsa» in 31 Paesi, «difficile» in 42 e «problematica» in altri 55. Fanalini di coda sono il Vietnam (178°), la Cina (179°) e la Corea del Nord (180°).
La libertà dei media è invece considerata «buona» o «piuttosto buona» in 52 Paesi. La Norvegia mantiene il primo posto per la settima volta consecutiva. L'Irlanda si piazza al secondo posto, seguita da Danimarca e Paesi Bassi. Reporter senza frontiere pubblica la classifica ogni 3 maggio, in occasione della Giornata della libertà di stampa.