Voli in ritardo e lunghe attese: l'estate di fuoco dello scalo svizzero. E c'è chi perde la pazienza.
ZURIGO - Code interminabili, voli in ritardo e passeggeri furiosi: i disagi all'aeroporto di Zurigo sembrano non finire, anzi, sono appena iniziati. Il numero di persone che transitano dallo scalo svizzero, complice l’inizio delle vacanze per molti cantoni, continua ad aumentare. Per la prima volta dalla fine della pandemia, domenica scorsa è stata superata la soglia di 100’000 viaggiatori in un giorno. Una situazione destinata a protrarsi ancora a lungo: il prossimo fine settimana è da bollino rosso.
Ritardi e disagi
«Già durante il volo, la compagnia ci ha avvertito che una volta atterrati avremmo dovuto avere molta pazienza, in quanto il personale di terra disponibile era sovraccarico di lavoro», ha raccontato Celie, una cittadina di Basilea, a 20 Minuten. «Ma non pensavo che avremmo dovuto aspettare più di un’ora per ritirare i nostri bagagli».
«Molte persone temevano di perdere l'ultimo treno per tornare a casa». Quando la valigia di Celine è finalmente apparsa sul nastro, ecco l'ennesimo imprevisto: un guasto tecnico ha prolungato ancora l’attesa. «È andato davvero tutto storto».
Armati di pazienza
La storia di Celie non è un caso isolato. Anche L., tornato dalle vacanze in Italia, la pensava allo stesso modo. «Il pilota, in volo, ha scherzato dicendo che saremmo dovuti rimanere sull'aereo perché a quanto pare nessuno ci aspettava all'aeroporto per scaricare i bagagli».
Un umorismo al limite della realtà. I passeggeri hanno infatti aspettato oltre un’ora. «Abbiamo perso la pazienza. In totale abbiamo passato più tempo al ritiro bagagli che sull’aereo. Non è normale».
Colpito anche il personale di volo
I disagi non hanno però colpito solo i passeggeri. Un assistente di volo svizzero racconta a 20Minuten che anche l'equipaggio dell'aereo ha dovuto aspettare più di un'ora per i propri bagagli. «Quando dopo mezz'ora nessuno di Swissport è venuto per scaricare i nostri bagagli, ci siamo arrangiati da soli. Le valigie dei passeggeri però sono rimaste ancora sull'aereo a lungo».
Le cause dei disagi sono note da tempo: voli in ritardo e mancanza di personale a terra, rendono spesso il ritorno delle vacanze un vero e proprio inferno. Il 61% degli aerei Swiss in arrivo è atterrato in orario a maggio e giugno, come conferma un portavoce. L'aeroporto di Zurigo scrive che a luglio il 49 percento di tutti i decolli e gli atterraggi hanno accumulato ritardi di oltre 15 minuti. «Le condizioni meteorologiche difficili, per esempio le raffiche di vento oppure i temporali estivi, hanno avuto un impatto notevole sul programma di volo nelle ultime settimane», ha spiegato un portavoce dell’aeroporto.
Un problema noto da tempo
Secondo la portavoce di Swissport Nathalie Berchtold, il problema non è nuovo. Il motivo risiede principalmente nell'elevato numero di irregolarità di volo e non nel numero di dipendenti. Nelle ore di punta sono in servizio contemporaneamente fino a 150 dipendenti: ««Se, come avviene attualmente, molti voli arrivano in ritardo, non è possibile gestire in modo ottimale i bagagli di tutti i voli».
Nelle ore di punta, l'ultimo bagaglio a volte non viene consegnato entro i 30 minuti specificati. «Domenica sera, il tempo medio di attesa è stato di 28,9 minuti. Su alcuni voli c'erano tempi di attesa di circa 45 minuti e in un singolo caso di un massimo di 67 minuti», ha affermato Berchtold.
Il personale di terra stremato
Eppure c’è qualcuno che la pensa diversamente. Stefan Brülisauer, portavoce del Sindacato Svizzero dei servizi pubblici e sociosanitario (VPOD), non crede che solo i voli in ritardo siano responsabili del caos dei bagagli. I lunghi tempi di attesa al ritiro bagagli sono principalmente dovuti alla mancanza di personale. «Con l'attuale forza lavoro, è impossibile gestire in tempo i bagagli di tutti i voli».
Il personale ne risente. «I dipendenti fanno gli straordinari fino a quando non possono più lavorare, il che significa che molti si ammalano e sono assenti. Non è mai stato così brutto come quest'anno».
La portavoce di Swissport Nathalie Berchtold è convinta che il numero di passeggeri è destinato a salire. «Le vacanze estive sono appena iniziate in molti cantoni. Le esperienze passate dimostrano che è in questo periodo che si registra il record di passeggeri e di bagagli. La nostra pianificazione del personale è preparata secondo il piano di volo annunciato».