Una Ferrari contro una BMW. Nessuna delle due voleva dare la precedenza. Poi, l'incidente contro un muro. E infine una condanna pesante.
ZURIGO - La spavalderia al volante è costata cara ai due automobilisti protagonisti di un incidente verificatosi nel maggio del 2021.
Quel giorno la polizia segnalava un incidente in quel di Dietikon. Nel comune del Canton Zurigo, un 22enne a bordo di un'auto sportiva, dopo aver sbandato in curva, finiva per schiantarsi contro un muro. Il conducente non riportava ferite, ma l'auto ne usciva distrutta e le operazioni dei soccorsi costavano la chiusura del tratto stradale per un paio d'ore.
In sé una notizia di cronaca come tante. Più interessante è però il motivo per il quale il 22enne serbo e un 55enne svizzero hanno dovuto subire un processo.
Grazie a un video, infatti, è stato possibile ricostruire i minuti precedenti lo schianto. Il 22enne, normalmente al volante di una Smart, quel giorno stava guidando la Ferrari FF2 da 660 CV del suo capo sulla corsia di sinistra dell'autostrada in direzione di Spreitenbach. Accanto a lui, sulla corsia di destra, il 55enne comodamente seduto sulla sua BMW M2 Competition da 430 CV. Entrambi sapevano che dopo il sottopassaggio, nella leggera curva a destra, avrebbero trovato la corsia di sinistra chiusa.
Così il 22enne ha premuto sull'acceleratore per passare per primo. Lo stesso ha fatto l'improvvisato "rivale" su quella che è diventata un'altrettanto improvvisata pista da corsa. Nessuno dei due ha voluto cedere il passo all'altro, fino a che, poco prima che i due veicoli si toccassero in prossimità del restringimento, la Ferrari ha iniziato a sbandare con la conclusione già descritta.
È andata meglio al 55enne che, fermatosi per un istante, ha poi proseguito senza controllare lo stato di salute del suo "antagonista".
In realtà il 22enne aveva iniziato a correre già prima di incontrare la BMW. Una ventina di minuti prima dell'incidente, sull'autostrada vicino a Kemptthal/Lindau, gli era stata misurata una velocità di 227 km/h, poco dopo un cantiere. L'Ufficio della circolazione stradale gli ha dunque ritirato la patente per quattro mesi. Il giovane è stato condannato anche a 43 mesi di reclusione per l'eccesso di velocità e la manovra di sorpasso azzardata.
«Un comportamento da macho primitivo e senza scrupoli»
La giustizia ha dovuto quindi stabilire responsabilità e sanzioni. Passando da più gradi di giudizio. Particolarmente discusse sono state le decisioni riguardo la responsabilità reale del 55enne (che avrebbe accelerato non per gareggiare, ma per far spazio alla Ferrari) e la scelta di espellere il 22enne, in Svizzera dall'età di quattro anni.
Il Tribunale federale ha infine deciso per una multa di 2.000 franchi svizzeri e 12 mesi di reclusione per il 55enne (invece di accelerare, avrebbe potuto semplicemente frenare) e un'espulsione per sei anni per il serbo. L'interesse pubblico dell'espulsione è stato ritenuto superiore ai suoi interessi privati. L'"Alta Corte", tuttavia, ha ridotto la pena a 30 mesi.
Entrambe le sentenze possono essere ancora impugnate.