Bimbi e bimbe chini su tablet e telefonini, è questo il ritratto diffuso di un'estate ormai digitale. Quali i problemi, e come comportarsi.
ZURIGO - Sotto l'ombrellone, al parchetto e al ristorante con il viso sepolto nello smartphone. È questa l'estate di molti bambini in età anche relativamente tenera che a castelli di sabbia, chiacchiere, pasticci (e bisticci) finiscono per preferire clip YouTube e giochini su dispositivi digitali mobile.
Una tendenza diffusa che è stata osservata, e riportata, da 20 Minuten. Se da una parte è vero che per i genitori è l'occasione per tirare una boccata d'aria, è anche vero che il consumo di media digitali non è affatto inoffensivo per i più giovani. Stando a uno studio dell'azienda di telecomunicazioni NordVPN in Svizzera un bambino di sei anni ogni quattro ha già un suo telefonino.
«È normale mangiare una pizza in stato catatonico?»
«Ero in vacanza in Liguria e in tutto il ristorante gli unici bambini che non avevano un tablet o un telefonino erano i miei», racconta Letizia*, «anche quando andavamo in spiaggia, tantissimi restavano incollati ai dispositivi, anche per ore. Mi chiedo se sia normale per dei bambini mangiare una pizza in stato catatonico e non parlare, o anche litigare, con fratelli e genitori...».
«Per quanto mi riguarda avere dei bambini che fanno rumore al ristorante è pura normalità», commenta invece Monica*, «va detto però che, soprattutto in Svizzera, gli schiamazzi di questo tipo vengono guardati con molta sufficienza... Io però, francamente, me ne infischio e non voglio "sedare" i miei figli con una clip».
«Un video non è la fine del mondo, ma...»
«Va detto che una clip o un film per una manciata di minuti non sono un problema, non casca il mondo», commenta sempre a 20 Minuten la giornalista e psicologa Anna Miller, «è tutta una questione di misura, il tutto ovviamente dev'essere coltivato in sintonia. Non si può far finta che telefonini e tablet non esistano ma è anche vero che un abuso può portare a problemi gravi, come difficoltà di acquisizione del linguaggio e incapacità a socializzare».
Per quanto riguarda l'uso a tavola, però, sarebbe meglio evitare: «Ci sono ristoranti e hotel che li vietano, inoltre è importante che si instauri un buon rapporto con il mangiare in famiglia e anche con il cibo. Se si associa lo smartphone al cibo, il rischio è che con quest'ultimo si instauri un rapporto poco consapevole e negativo».
Come comportarsi? «Stabilendo chiaramente delle regole, sin da subito, con dei limiti ben chiari di fasce orarie e di quanto tempo passare davanti al telefono. A seconda della loro età i bambini stessi possono essere coinvolti nello sviluppo delle regole, facendoli ragionare sulle controindicazioni di un uso eccessivo. La cosa importante è ricordarsi che si tratta innanzitutto di uno strumento e che può essere usato assieme, in famiglia, in maniera costruttiva e bella: filmando il primo castello di sabbia del nostro bimbo, oppure giocando con la propria figlia a un videogioco per una mezz'oretta la sera, prima di cena».
*nomi noti alla redazione