Famiglie e piccole imprese sotto pressione, il rincaro previsto per il 2024 è del 18%. Le spiegazioni della Commissione dell'elettricità.
BERNA - Famiglie sempre più sotto pressione in Svizzera: nell'attesa della "stangata" dei premi malattia, la Commissione dell'elettricità (Elcom) ha comunicato oggi tariffe di base per la corrente in crescita del 18% in media per il 2024.
In soldoni: 222 franchi in più rispetto all'anno corrente per un'economia domestica "standard" che consuma 4500 kWh.
Una famiglia tipo pagherà in media l'anno prossimo 32,14 centesimi al kilowattora, ossia 4,94 centesimi supplementari rispetto al 2023, stando al rapporto di Elcom pubblicato oggi. Si tratta di dati estrapolati dalle informazioni fornite - con scadenza al 31 agosto - dai circa 600 gestori di rete, da tutta la Svizzera.
Per le piccole e medie imprese (PMI), conferma Elcom, il quadro è simile e l'aumento sarà analogo.
Come si definisce il prezzo dell'elettricità
Le tariffe si basano sui costi della produzione propria e sui prezzi pagati per la corrente acquistata. Dipendono quindi soprattutto dal portafoglio di produzione e di acquisto. Negli acquisti, inoltre, giocano un ruolo importante il momento della transazione, ovvero il momento in cui i contratti d'acquisto scadono ed è necessario provvedere a un nuovo acquisto, dato che i prezzi sul mercato a termine dell'elettricità hanno subito forti oscillazioni negli ultimi mesi.
Inoltre, i gestori di rete hanno un certo margine di manovra nel dare priorità alla propria produzione di elettricità rinnovabile al servizio universale. I prezzi più elevati sul mercato elettrico influiscono anche sui costi di rete, poiché anch'essi contengono componenti dipendenti dal prezzo dell'energia elettrica (perdite attive, prestazioni di servizio relative al sistema).
Il motivo del rincaro? In realtà sono tre. In primis l'andamento, in ascesa, del prezzo dell'elettricità sui mercati che si ripercuoterà in maniera più marcata nel 2024. In secondo luogo, i costi della riserva invernale vengono trasferiti ai consumatori finali attraverso un supplemento sulla tariffa della rete. Infine, le tariffe di rete aumentano «a causa dell’aumento del tasso di rimunerazione del capitale (il cosiddetto WACC) stabilito dal DATEC».
Le tariffe - che si compongono delle tariffe per l'utilizzo della rete e di quelle per l'energia, delle tasse dovute alle collettività pubbliche e del supplemento di rete - variano sensibilmente di comune in comune e in cantone e cantone, specifica ElCom.
L'USS: «Una presa per il naso dei piccoli consumatori»
«Anche se la situazione del mercato energetico internazionale è appianata da tempo, in Svizzera ci si appresta ad aumentare le tariffe - un altra volta - anche nel 2024, due anni dopo l'esplosione reale dei costi. È una situazione incomprensibile che poteva essere evitata», tuona l'Unione Sindacale Svizzera (USS) in una nota di reazione diffusa nel primo pomeriggio.
«Contrariamente a quella dell'anno scorso, questa non era affatto ineluttabile ma è figlia di una serie di decisioni infelici per quanto riguarda la politica energetica», spiega l'USS che parla di un «regalo del ministro Rösti» alle aziende elettriche «che potranno rifarsi dei loro rischiosi investimenti sul consumatore finale», in definitiva «è una presa per il naso dei piccoli consumatori, ovvero i comuni cittadini e le Piccole medie imprese».