Un cartellino dovrebbe segnalare che è vero pelo animale. Nell'usato però è spesso non dichiarato. Per ignoranza.
In Svizzera circolano ancora pellicce vere. Da quando è stata introdotta l’ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce e dei prodotti di pellicceria, la maggior parte delle grandi case di moda ha smesso di vendere questo tipo di prodotti. Eppure, come dimostra un controllo della Protezione animali di Zurigo, molti negozi che vendono articoli di seconda mano continuano a vendere pellicce senza la corretta dichiarazione.
Per i consumatori la distinzione tra pelliccia vera e pelliccia sintetica non sempre è evidente. Una dichiarazione delle pellicce è corretta e completa se indica «pelliccia vera» e menziona la specie animale, il nome scientifico, il Paese d’origine e il metodo di produzione della pelle (caccia o allevamento). Tali informazioni devono essere ben visibili e facilmente leggibili in almeno una lingua ufficiale.
In 15 negozi di seconda mano del Canton Zurigo, l'associazione ha rinvenuto 197 capi in vera pelliccia, tutti non dichiarati. Nadja Brodmann, codirettrice dell'Ufficio per la protezione degli animali di Zurigo, chiede quindi misure più severe e un divieto d'importazione.
«Chi indossa pellicce legittima la crudeltà sugli animali»
La vera pelliccia è un problema, sottolinea Brodmann. «Chiunque ne indossa una non fa altro che pubblicizzarla. Non importa se è stata acquistata nuova o di seconda mano». Ciò, secondo l'attivista, legittimerebbe – forse inconsciamente – la crudeltà sugli animali.
Ma le pellicce non devono essere buttate via, spiega Brodmann, che suggerisce di utilizzarle in modo che non siano visibili. «Puoi usarle in casa come isolante, nei materassi o nei cuscini, o semplicemente indossarle sotto gli indumenti».
Ignoranza, non riluttanza
Brodmann non vuole accusare i rigattieri e i negozi dell'usato di riluttanza, ma di ignoranza. «Finora il governo federale si è concentrato principalmente sui negozi di moda. In molti casi, i negozi dell'usato non sono nemmeno a conoscenza di questo obbligo».
Brodmann ha un semplice trucco per controllare che la pelliccia sia vera o sintetica: «Basta strappare un singolo pelo e dargli fuoco. La pelliccia finta odora di plastica bruciata, mentre quella vera odora di capelli bruciati».
Requisito non noto
Simon Bucher, portavoce deell'Esercito della Salvezza Svizzera, che gestisce anche negozi "Brocki" (dove si possono fare acquisti sostenibili), afferma: «Fondamentalmente non sapevamo che la vera pelliccia dovesse essere dichiarata nei negozi di seconda mano». Sottolinea inoltre come la quota del fatturato costituita da articoli con pelliccia sia davvero esigua.
Tuttavia, sulla base dei risultati della protezione degli animali di Zurigo, assicura che la questione sarà affrontata e che si avvieranno le misure necessarie, come ad esempio produrre la necessaria dichiarazione.