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«La stragrande maggioranza dei territori non ha intrapreso alcuna azione».
BERNA - La nuova legge sulle piste ciclabili (LVC) è in vigore dal 1° gennaio 2023. Questa normativa impone una serie di obblighi e scadenze. Ma solo alcuni Cantoni stanno dimostrando «di prenderli sul serio, presentando leggi introduttive cantonali poco dopo l'entrata in vigore della legge. Altri sono in ritardo», sottolinea Délphine Klopfenstein, vicepresidente di PRO VELO.
La LVC impone infatti ai cantoni di pianificare reti ciclabili vincolanti per le autorità entro la fine del 2027 e di realizzarle entro la fine del 2042. Inoltre, i cantoni devono designare servizi specializzati per le biciclette e definirne i compiti.
PRO VELO Svizzera ha monitorato da vicino i Cantoni durante il primo anno. Mentre in alcuni non è ancora successo nulla o le autorità ci stanno ancora lavorando, in altri sono già state approvate le prime leggi introduttive:
Il Cantone di Svitto ha adottato la sua legge introduttiva nell'ottobre 2023, regolando così il modo in cui intende attuare la legge federale entro i tempi previsti. La legge dovrebbe entrare in vigore nel primo trimestre del 2024.
Anche il governo cantonale di Glarona sta presentando una legge introduttiva al Parlamento cantonale. In questo modo si impegna ad attuare la legge federale. La legislatura voterà la legge nel 2024 e l'entrata in vigore è prevista per l'inizio del 2025.
Il Cantone di Friburgo ha adattato la sua legge sulla mobilità e la relativa ordinanza in linea con l'LVC. La legge rivista è entrata in vigore il 1° gennaio 2023.
Anche i cantoni di Berna e Vallese hanno incorporato le disposizioni dell'LVC nelle loro leggi cantonali, ma queste non ne regolano ancora la piena attuazione. Altri cantoni, come Turgovia e Lucerna, hanno annunciato modifiche alla loro legislazione.
«La stragrande maggioranza dei cantoni non ha intrapreso alcuna azione. Il termine per la pianificazione delle reti ciclabili scade tra quattro anni; mi aspetto che i Cantoni agiscano con decisione il prossimo anno», dice Délphine Klopfenstein.
