Anziano serbo accusato di aver ucciso la moglie del nipote in Svizzera: la difesa sostiene la legittima difesa, l'accusa chiede l'ergastolo.
ZURIGO - Un cittadino serbo di 79 anni, accusato di aver ucciso a colpi di pistola la moglie 32enne di suo nipote che voleva il divorzio, ha dichiarato oggi, davanti al Tribunale distrettuale di Winterthur (ZH), di aver sparato per legittima difesa.
Una tesi confutata dalla pubblica accusa, che per l'uomo ha chiesto la reclusione a vita e l'espulsione dalla Svizzera per dieci anni per assassini: del lungo coltello con cui l'uomo sostiene di essere stato aggredito non è infatti stata trovata traccia sul luogo del delitto.
L'avvocato difensore si è battuto per l'assoluzione dall'accusa di assassinio e ha chiesto per il suo assistito una multa per un'infrazione alla legge sulle armi. Il Tribunale di prima istanza emetterà la sentenza in data ancora da stabilire.
"Sta ovviamente cercando di presentarsi come una vittima", ha sottolineato la procuratrice che ha sostenuto l'accusa. Nell'interrogatorio seguito all'arresto, l'imputato non ha mai parlato di un coltello.
Una questione d'onore
Nell'atto d'accusa, il Ministero pubblico descrive l'uccisione della madre di tre figli come una "vera e propria esecuzione", rimproverando al 79enne un comportamento "particolarmente privo di scrupoli". L'imputato avrebbe agito per "palese egoismo" e ha ucciso la donna perché riteneva che il suo comportamento violasse i suoi valori e l'onore della sua famiglia.
Il pensionato si recò in Svizzera dalla Serbia il 13 febbraio 2021 portando nel bagaglio un revolver e munizioni. Tre giorni dopo fece visita senza preavviso alla giovane donna nel suo appartamento di Winterthur. In base all'atto d'accusa, dopo che la moglie del nipote gli servì un caffè, l'uomo chiuse la porta a chiave, prese la pistola e la uccise con sei colpi ben assestati.
La vittima e il nipote dell'imputato si erano sposati alla fine del 2007, hanno avuto tre figli e all'epoca vivevano in Serbia nella casa del nonno di lui. Il matrimonio era tuttavia pieno di conflitti.
Via dalla Serbia per chiedere il divorzio
Nel 2020, la donna lasciò la Serbia senza il consenso della famiglia, si stabilì a Winterthur e chiese il divorzio. Il marito non poteva raggiungerla a causa di un precedente divieto di entrata deciso in seguito a una denuncia della donna. Il nonno venne a sapere del divorzio all'inizio di febbraio 2021, quando i due figli maggiori si recarono in Serbia per trascorrere le vacanze con il padre.
Come se non bastasse, i ragazzi raccontarono al bisnonno che la madre aveva una relazione extraconiugale con un uomo di origine musulmana e che gli permetteva persino di passare la notte con lei a Winterthur.