La Polizia dei trasporti intende introdurle, mentre le FFS ci stanno ancora pensando. «Eviteranno i conflitti e forniranno prove».
BERNA - Le Ferrovie federali svizzere (FFS) stanno esaminando l'uso delle bodycam. Esse sono destinate a contribuire alla sicurezza sui trasporti pubblici, attenuando i conflitti e fornendo prove.
La Polizia dei trasporti intende introdurre le bodycam per gli agenti addestrati, hanno indicato le FFS rispondendo a una richiesta di Keystone-ATS. Non appena le ferrovie federali avranno preso una decisione definitiva, forniranno informazioni sulla procedura e sulla metodologia operativa.
L'impiego previsto è stato annunciato internamente dal comandante della Polizia dei trasporti Michael Perler, stando a quanto riportato dal Sonntagsblick. L'introduzione delle bodycam sarà completata entro la fine di giugno di quest'anno, indica un rapporto.
Il progetto, pianificato da diversi anni, verrà realizzato nei prossimi mesi dopo aver chiarito le questioni relative alla protezione dei dati e all'integrazione del nuovo metodo nel sistema informatico delle FFS, prosegue il rapporto.
Da marzo 2017 a gennaio 2018, la polizia dei trasporti di Zurigo e Losanna ha già testato tali videocamere. L'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) aveva approvato l'operazione pilota. I risultati sono stati positivi, motivo per cui i lavori per una possibile introduzione sono proseguiti in consultazione con l'IFPDT, proseguono le FFS.
Le bodycam sono piccole videocamere che vengono applicate direttamente sull'uniforme dell'agente di polizia. Esse vengono utilizzate quando i privati vengono fermati o controllati in spazi pubblici.