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SVIZZERANon mi curi come voglio? E io ti critico sui social. Medici sotto pressione

03.06.24 - 08:07
Dottori confrontati con una nuova generazione di pazienti molto social. Arrivano con richieste precise basate su Internet
Imago
Fonte red
Non mi curi come voglio? E io ti critico sui social. Medici sotto pressione
Dottori confrontati con una nuova generazione di pazienti molto social. Arrivano con richieste precise basate su Internet

ZURIGO - Si sta profilando una nuova generazione di pazienti. Quella nata con i social. Quella che vuole tutto e subito, e che se non lo ottiene ti critica sui social. Ne sanno qualcosa i medici che sempre più spesso sono confronti con gente che va da loro con delle richieste ben precise: vogliono medicinali, chiedono cure che hanno saputo da amici, trattamenti particolari, insomma sanno già cosa vogliono prima ancora di andare dal dottore. E se non ottengono quello che vogliono ti “ammazzano” sui siti di recensioni con commenti del tipo: “Mai più!”, o “Evitate quel medico”.

Una tendenza che oggi è stata affrontata sulle pagine della SonntagsZeitung, la quale ha chiesto ai medici come percepiscono le richieste dei pazienti. “A volte ci sentiamo più come fornitori di servizi. Il paziente viene e ci dice quello che vuole” racconta un medico. Un altro aggiunge: “Questa presunzione da parte delle persone che vengono negli studi medici è una vera catastrofe. In passato era un fenomeno meno pronunciato, che apparteneva soprattutto alla generazione più giovane, oggi invece sono così perfino gli anziani”. Gli fa eco un terzo dottore: “ I pazienti arrivano da noi avendo fatto già delle ricerche su Internet e pretendono di avere quello che vogliono. Difficilmente si lasciano dissuadere”. Lamentele che conosce molto bene Leander Muheim, medico di famiglia che dirige la rete degli studi medici Medix a Zurigo ed è pure vicepresidente della rete Medix svizzera con oltre 850 medici. “Sì, la situazione è proprio così: sempre più pazienti ci dicono direttamente quali trattamenti dobbiamo eseguire”.  

È diventata opinione diffusa, soprattutto nelle regioni urbane, che se una prestazione è elencata nell'assicurazione sanitaria obbligatoria, ne hai diritto. “Spesso si ignora il fatto che questo debba essere anche efficace e utile” aggiunge Muheim. Si tratta di una situazione frustrante per il medico. “Abbiamo scelto la professione per aiutare i malati e non per effettuare cure che non sono necessarie e che consumano solo energie inutili”. L'Associazione dei medici svizzeri FHM ha recentemente emesso raccomandazioni per i suoi membri su come gestire le recensioni online. Mentre i reclami legittimi comportano un potenziale di miglioramento, i reclami ingiustificati possono avere conseguenze che mettono a repentaglio l’esistenza stessa dello studio medico.

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