La prova dell'urna sconfessa i sondaggi che davano vincenti le proposte di PS e Centro, e già si (ri)parla di cassa malati unica
Le urne per le consultazioni federali si sono chiuse in tutta la Svizzera alle ore 12:00. I cittadini si sono espressi sui quattro temi oggetto di questa tornata elettorale: l'iniziativa per premi meno onerosi che chiedeva che i premi a carico degli assicurati non debbano superare il 10 per cento del reddito disponibile, quella per un freno ai costi, l'iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica" e il quesito referendario per la "Modifica della legge federale sull’energia e della legge sull’approvvigionamento elettrico".
Con gli ultimi dati e prese di posizione si conclude il live sulle votazioni federali di questa domenica 9 giugno. Grazie, come sempre, per averci letto e una splendida serata a voi.
Il PS ribadisce la volontà di ritornare a parlare di cassa malati unica
«Vogliamo che questa pseudo-concorrenza fra compagnia assicurative finalmente finisca», commenta il co-presidente dei Socialisti Svizzeri Cédric Wermuth ai microfoni di 20 Minuten, «è una guerra che ci costa ogni anno centinaia di milioni».
Da qui l'idea di tornare a parlare di cassa malati unica con un testo che potrebbe essere pronto «già entro l'inizio del 2025». Secondo Wermuth una proposta di questo tipo «potrebbe riuscire a raccogliere la maggioranza», così come le simpatie di altre forze politiche.
Spoglio ultimato, ecco tutti i dati
Iniziativa popolare “Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)”
Popolazione: sì 44,53% - no 55,47%
Cantoni: sì 7,5 - no 15,5
Iniziativa popolare “Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)”
Popolazione: sì 37,23% - no 62,77%
Cantoni: sì 5 - no 18
Iniziativa popolare «Per la libertà e l’integrità fisica»
Popolazione: sì 26,27% - no 73,73%
Cantoni: sì 0 - no 23
Legge federale del 29 settembre 2023 su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (Modifica della legge federale sull’energia e della legge sull’approvvigionamento elettrico)
Popolazione: sì 68,72% - no 31,28%
Cantoni: sì 23 - no 0
Il voto ticinese si conferma in controtendenza
Senza grandissima sorpresa le due iniziative formalmente bocciate a livello svizzero, in Ticino invece “passano”.
Come riportano i dati dello spoglio nostrano l'Iniziativa per premi meno onerosi e l'Iniziativa per un freno ai costi incassano due sì (anche se - nel caso della seconda - di misura). La proposta socialista è accettata dal popolo ticinese con il 57,54% dei voti mentre quella centrista con il 50,6% dei voti.
Sì anche alla Legge federale sull'elettricità (69.99%) e no all'Iniziativa per la libertà e l'integrità fisica (64,33% dei contrari).
Iniziativa per l'integrità fisica: «Delusi ma pronti a rilanciare»
Mentre l'esito alle urne dell'iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica" è già deciso, i promotori e "oppositori dei vaccini" hanno dichiarato di non volersi arrendere, neppure di fronte alla netta sconfitta incassata oggi.
«Stiamo pensando di lanciare nuovamente l'iniziativa», ha dichiarato a Keystone-ATS il promotore del testo Richard Koller. Una possibilità sarebbe quella di formulare l'iniziativa in modo più preciso, ha ribadito il presidente del Movimento per la Libertà Svizzera, che ha lanciato l'iniziativa. Un'altra opzione potrebbe essere un'iniziativa parlamentare equivalente.
Koller è convinto che l'iniziativa non è stata compresa correttamente dagli aventi diritto voto e per questo non è stata accolta. il 64enne inoltre attribuisce il motivo del fallimento in particolare «alle risorse finanziarie limitate a disposizione del piccolo Comitato d'iniziativa».
Dal canto suo, il promotore Charly Pache, intervistato dalla RTS, ha descritto lo schiacciante rifiuto da parte del popolo svizzero una «grande delusione». Ha inoltre criticato la campagna del Consiglio federale e del Parlamento, definendo una "menzogna" il fatto che un "sì" alle urne avrebbe ostacolato il lavoro delle forze di polizia e delle autorità giudiziarie.
Secondo la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità, questa bocciatura è invece la prova che il testo non affronta un «problema reale». L'organo di coordinamento sanitario intercantonale ha definito l'iniziativa "inutile" e "disonesta". In Svizzera, nessuno può essere vaccinato contro la sua volontà.
Tale obbligo è escluso anche con la possibilità di una vaccinazione obbligatoria limitata nel tempo per alcuni gruppi di persone. Secondo la legge sulle epidemie - fra l'altro approvata dal popolo dieci anni fa - ciò sarebbe possibile in situazioni eccezionali.
Anche se il popolo ha votato a favore della possibilità di una vaccinazione obbligatoria, questa disposizione non è mai stata attuata, sottolineano le direttrici e i direttori cantonali della sanità in un comunicato stampa. Anche durante la pandemia di Covid-19, «la vaccinazione obbligatoria non è mai stata discussa seriamente».
Il PS: «Nessun miglioramento nonostante l'esplosione dei premi»
«Il “no” di oggi all’iniziativa per premi meno onerosi è una delusione per il PS Svizzero. Il partito si rammarica del fatto che l'esplosione dei premi di cassa malati continuerà a gravare pesantemente sulla popolazione», commenta in nota il partito socialista, «i premi rimarranno la principale preoccupazione delle cittadine e dei cittadini. Il PS proseguirà ora con il lancio di un'iniziativa a favore di una cassa malati unica pubblica in Svizzera».
«L'esplosione dei premi rimarrà la principale preoccupazione della popolazione. Il potere d'acquisto del ceto medio sarà ulteriormente indebolito», afferma la copresidente del PS Mattea Meyer, confermando come «il PS continuerà comunque a fare campagna contro l'esplosione dei premi»
«Le preoccupazioni della popolazione non possono più essere ignorate. Il PS riconosce che la soluzione proposta non è stata convincente, soprattutto nella Svizzera tedesca. Con il controprogetto, i Cantoni sono ora obbligati almeno ad aumentare i loro mezzi per i sussidi di cassa malati», aggiunge Meyer.
Iniziative sulla salute, la bocciatura dei cantoni è ufficiale
Con il no di 14 cantoni (sui 17 scrutinati alle 14:50) l'iniziativa del Centro “Per premi più bassi - Freno ai costi nel settore sanitario” è ufficialmente bocciata.
Lo stesso dicasi per l'iniziativa socialista “Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati”, cassata da 12,5 cantoni su 17.
Un inatteso ”auto-sgambetto”
Un Röstigraben «evidentissimo» ma anche «un effetto “auto-sgambetto“» è quello che emerge - spiega al Blick la politologa Martina Mousson - analizzando i risultati delle due iniziative a tema sanità di Socialisti e Centro.
Se da una parte è chiaro che l'iniziativa che andava ad agire sui premi hanno incassato un maggiore sostegno nei cantoni dal reddito più basso (ovvero, almeno in parte, in quelli latini), dall'altra i sostegno altalentante ai due oggetti ha mostrato che - in più di un caso - chi ha votato il testo del Ps ha preferito non farlo per quello centrista.
Fra le motivazioni c'è verosimilmente anche la sostenibilità finanziaria: «La proposta del Ps era più chiara e metteva le cifre sul tavolo, quella del Centro era più astratta e complessa», commenta Mousson.
Contro l'obbligo di vaccinazione, l'iniziativa è stata bocciata dai cantoni
L'iniziativa “Per la libertà e l'integrità fisica“ è formalmente fallita. A confermarlo ufficialmente è il no da parte della maggioranza dei cantoni svizzeri (14 su 23, con 0 favorevoli, alle ore 14:30).
Il risultato è in linea con le analisi e le proiezioni pre-voto. È fortemente probabile che non passi in nessuno dei cantoni.
Il comitato del doppio no, felici ma non troppo
Gli oppositori delle due iniziative lanciate dal PS e dal Centro sui premi e i costi della sanità hanno accolto il risultato di domenica con modestia. Il co-presidente del comitato per il doppio "no", Cyril Aellen (PLR/GE), ha parlato di una vittoria «felice ma responsabile». Anche Céline Amaudruz (UDC/GE) ritiene che sia necessaria l'umiltà.
«Gli svizzeri sono preoccupati per i costi della sanità, ma tengono anche a un sistema di alta qualità, non a un sistema a due velocità», ha dichiarato il consigliere nazionale Aellen, «oggi, con i controprogetti sul tavolo, dobbiamo dare prova di discernimento e responsabilità».
Simone de Montmolin (PLR/GE), parlando alla RTS, ha aggiunto che l'iniziativa del PS non è una soluzione al problema dell'aumento dei costi, ma piuttosto un trasferimento di costi alla Confederazione. Dobbiamo anche ammettere che il cantonalismo ha i suoi limiti quando si tratta di pianificazione ospedaliera», ha aggiunto de Montmolin.
«Abbiamo un problema di costi sanitari», ammette Amaudruz. «Ora dobbiamo metterci al lavoro per trovare soluzioni comuni».
La democentrista ginevrina ha sottolineato di aver presentato una mozione per congelare gli aumenti dei premi. «Questa potrebbe essere un'opzione in attesa di una soluzione reale. Se congeliamo i premi, gli attori dovranno essere coinvolti. Dobbiamo smettere di lavorare l'uno contro l'altro», ha dichiarato.
«Una strada più lunga e costosa per poca elettricità»
«L'Udc prende nota con rammarico che la legge sull'elettricità è stata approvata con favore. Ancora una volta sono state fatte false promesse alla popolazione», chiosa il partito democentrista in una nota di commento ai risultati delle urne di oggi.
«La Svizzera non avrà un «approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili», come sostengono i vincitori. È vero il contrario: la legge sull'elettricità porta poca elettricità e, per di più, non sicura, per un sacco di soldi e una massiccia deturpazione della natura», spiega l'Udc, «la nuova legge sull'elettricità sovvenziona progetti di energia elettrica che non risolvono il problema dell'approvvigionamento. Il gigantesco ampliamento della rete costerà miliardi di franchi e le famiglie dovranno contribuire a finanziare questa aberrazione. Le bollette dell'elettricità torneranno ad essere molto più care».
Risultato a (quasi) metà dei cantoni scrutinati, sempre un netto sì e 3 no
A 11 cantoni su 23 scrutinati ecco le percentuali per gli oggetti federali in votazione:
Iniziativa per dei premi malattia meno onerosi, no per il 57,1% della popolazione e 8 cantoni su 11.
Iniziativa freno ai costi sanitari: no per il 64,82% della popolazione, e 9 cantoni su 11.
Iniziativa per l'integrità fisica: no per il 73,98% della popolazione e 11 cantoni su 11.
Legge sull'elettricità: sì per il 67,17% e per 11 cantoni su 11.
Regazzi: «Forse testo un po' ostico, ma affrontava il vero problema»
«È giunto il momento che i partiti facciano un fronte comune e trovino delle soluzioni vere per far fronte all'esplosione dei costi della salute che è il problema principale che ci troviamo a fronteggiare», commenta sempre alla Rsi Fabio Regazzi (il Centro), «parlare di cassa malati unica non è una soluzione, o si inverte questa tendenza o continueremo a confrontarci con i premi che aumentano». Per quanto riguarda la bocciatura dell'iniziativa centrista: «Eravamo soli contro tutti, e questo va detto. Forse il testo era eccessivamente tecnico e questo può aver giocato contro».
«Pannelli fotovoltaici su tutti i tetti della Svizzera»
Un successo che fa piacere ma che da solo non basta, il “sì” di oggi alla modifica della Legge federale sull'energia è solo il primo tassello di un percorso lungo ancora tutto da compiere. Lo conferma Lisa Mazzone dei Verdi alla Rsi: «Ora abbiamo stabilito gli obiettivi e i mezzi per ottenerli, ma quello che manca al momento è ancora uno standard chiaro per quanto riguarda il fotovoltaico. Per questo martedì lanceremo la nostra nuova iniziativa sull'energia solare perché tutti i tetti possano essere ricoperti da pannelli».
I risultati definitivi per il canton Grigioni
Concluso lo spoglio dei voti nel canton Grigioni dove dalle urne sono emersi 3 chiari no, in linea con le previsioni: Iniziativa per premi meno onerosi (65,58% dei no), Iniziativa per un freno ai costi (67,34%) e Iniziativa popolare “Per la libertà e l'integrità fisica” (74,61%). Sotto la media nazionale, invece, la percentuale dei sì alla Legge sull'elettricità (62,20%). Tendenzialmente bassa la quota di partecipazione (Fra il 42,3 e il 42,47%).
Legge sull'elettricità, anche l'industria si rallegra
«L'Associazione svizzera dell'industria tecnologica si rallegra della chiara approvazione della Legge per l'elettricità da parte dell'elettorato svizzero. Si tratta di un importante contributo a un approvvigionamento elettrico sicuro, ecologico ed economicamente sostenibile. Le aziende dell'industria tecnologica dipendono da questo. Swissmem sostiene la rapida espansione di tutte le tecnologie di produzione di energia elettrica prive di CO2. Sono tuttavia necessarie ulteriori misure, quali l'abolizione del divieto di costruire nuove centrali nucleari e un accordo sull'elettricità con l'UE», conferma in una nota diffusa in mattinata l'Associazione svizzera dell'industria tecnologica Swissmem.
A fronte della sconfitta, anche il Centro apre alla cassa malati unica
«È un'idea che trova favori anche nella classe media», conferma ai microfoni di 20 Minuten il presidente del Centro Gerhard Pfister che non esclude la possibilità di sostenere un nuovo tentativo socialista in tale senso (cfr. live ore 12:41).
Forte, invece, la delusione in casa PS: «Alla fine ha prevalso la preoccupazione che questa nostra iniziativa non fosse effettivamente sostenibile», commenta la capogruppo Samira Marti, «in questo senso ha probabilmente fatto gioco la recente approvazione della 13esima AVS».
Un triplo no sempre più ineluttabile
Le tendenze emerse dalle analisi preliminari della SRF sono confermate anche da quelle degli analisti di LeeWas che vede bocciata l'iniziativa socialista per la riduzione dei premi (56,2% dei no) e di quella del freno ai costi del Cento (64,4%) così come quella per l'integrità fisica (73,9%). Passerebbe, invece, la legge sull'elettricità (68%).
All'orizzonte un “no” anche per l'iniziativa per il freno ai costi sanitari
Stando a quanto emergerebbe dalle tendenze preliminari la Svizzera non introdurrà un freno ai costi sanitari. L'iniziativa popolare dell'Alleanza del Centro "Per premi più bassi" sarà chiaramente bocciata oggi alle urne dal 65% dei votanti, secondo una proiezione dell'istituto gfs.bern.
Anche i primi trend cantonali confermano il "no" all'iniziativa del Centro: a Zurigo, secondo l'ufficio cantonale di statistica, i votanti avrebbero respinto il testo con il 67,3% di voti contrari. Anche a Basilea Città e Lucerna si va verso un ampio rifiuto (rispettivamente il 64% e 65% di no).
La stessa tendenza si delinea anche oltre Sarine: a Ginevra, secondo i voti per corrispondenza, l'iniziativa del Centro è bocciata dal 62,93%. Nel canton Vaud, il "no" sarebbe ancora più chiaro (70%). In controtendenza il Vallese, dove il "sì" la spunterebbe con oltre il 51% dei voti.
Anche nei Grigioni, in base a un trend, il freno ai costi sarebbe respinto dal 66,8% dei votanti.
Votazioni federali, il risultato ticinese ai 50 comuni scrutinati
Al momento, confermano i dati ufficiali, per quanto riguarda il cantone Ticino passerebbero l'Iniziativa per premi meno onerosi (56,64%), Iniziativa per un freno ai costi (50,94%) e la Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro (69,05%). Bocciata, invece, l'Iniziativa per la libertà e l'integrità fisica (63,91% dei contrari).
Premi cassa malattia: PS ripresenterà l'idea di cassa unica - Se l'iniziativa per premi meno onero sarà bocciata, il PS rilancerà l'idea di una cassa malattia unica. Il Partito socialista ha già adottato una risoluzione che chiede la creazione di una cassa malattia unica, ha dichiarato alla RTS il co-presidente del gruppo alle Camere federali, Samuel Bendahan (VD). (ats)
Verso un "no" a iniziativa vaccini - Secondo le prime tendenze calcolate dall'istituto gfs.bern per la SSR, l'iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica" dovrebbe essere bocciata dal popolo.
Secondo una prima proiezione, i contrari alla modifica costituzionale nel canton Zurigo sarebbero il 75%. Nei Grigioni il testo lanciato dal Movimento svizzero per la libertà ha raccolto per ora solo il 26,7% di "sì". Un sonoro "no" si sta delineando anche nei cantoni Lucerna, Basilea Campagna e Basilea Città.
Nella Svizzera francese stando ai primi risultati parziali, Ginevra ha respinto l'iniziativa con il 72% di "no" e Vaud con quasi il 76%.
Svitto si sta contraddistinguendo con una percentuale di bocciatura relativamente bassa, pari al 58%.
L'iniziativa lanciata nell'autunno 2020, dunque in piena pandemia di Covid-19, intendeva in particolare escludere ogni obbligo vaccinale mediante una modifica costituzionale.
Legge energia: associazioni ecologiste soddisfatte - Le principali associazioni ecologiste accolgono con favore la probabile accettazione della legge sull'energia. Ritengono però che questa sia un punto di partenza e non uno di arrivo. In una nota, il WWF dice di essere «soddisfatto del chiaro risultato della votazione, che segna un passo importante nella transizione energetica». Per l'associazione, tuttavia, «la legge sull'elettricità da sola non ridurrà le emissioni. L'effettivo abbandono dei combustibili fossili potrà avere successo solo se verranno adottate altre misure».
Per Greenpeace si tratta di «un grande successo per la transizione energetica in Svizzera». Con la votazione odierna, la popolazione si è espressa «a favore di un rapido abbandono del petrolio e del gas», afferma. Il Consiglio federale e i Cantoni devono ora procedere all'attuazione della legge nel più breve tempo possibile.
Con la legge, la Svizzera compierà «progressi concreti verso un approvvigionamento energetico interamente basato sulle energie rinnovabili». La loro rapida crescita «renderà obsoleti i piani di prolungamento della vita operativa dei reattori nucleari esistenti, di costruzione e gestione di centrali di riserva a combustibili fossili o di discussione sulla costruzione di nuove centrali nucleari».
Premi cassa malattia: il politologo prevede chiaro «no» - Secondo il politologo Lukas Golder dell'istituto di ricerca gfs.bern, l'iniziativa per premi meno onerosi sarà chiaramente respinta. Il "no" è più netto di quanto i sondaggi lasciassero intendere.
Golder ha commentato il primi risultati alla televisione svizzera SRF. A suo avviso il dibattito sull'iniziativa nella Svizzera tedesca è stato recentemente dominato dalla politica finanziaria. Dopo il "sì" alla tredicesima pensione AVS di marzo, la popolazione si è resa conto che la proposta avrebbe avuto importanti ripercussioni finanziarie.
Anche l'affluenza non ha giocato a favore dell'iniziativa, secondo Golder. «Non c'è stato alcun voto di protesta» e l'elettorato si è schierato quattro volte con il governo. (ATS)
Freno ai costi nel settore sanitario, in Canton Ticino i «sì» al 52.05% contro il 47.95% dei «no» - In Canton Ticino, dopo 20 Comuni scrutinati su 106, l'iniziativa per un "freno ai costi nel settore sanitario» raccoglie un 52.05% di consenso. Ha votato «no», allo stato attuale delle schede scrutinate, il 47.95%
Premi cassa malattia: trend, iniziativa bocciata - Gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa del PS di limitare i premi al 10% del reddito disponibile, secondo una proiezione di gfs.bern. Si delinea chiaramente un "Röstigraben". La Svizzera romanda potrebbe sostenere il testo.
Secondo i primi risultati parziali, Ginevra e Vaud accetteranno l'iniziativa. Entrambi con oltre il 60%. Anche Basilea Città ha detto sì al testo socialista.
Nella Svizzera tedesca la campagna contro il testo del Partito socialista è particolarmente intensa e il no ha avuto la meglio. Il canton Zurigo si è opposto al tetto massi ai premi con il 59,1%, secondo i risultati parziali. A San Gallo il no ha vinto con oltre il 70% e nei Grigioni con il 66%.
In media, le famiglie spendono il 14% del loro reddito per i premi di cassa malattia. La proposta del PS chiedeva di limitare i premi al 10% del reddito disponibile.
Con la bocciatura dell'iniziativa, entrerà automaticamente in vigore il controprogetto del Parlamento che riprende l'obiettivo di ridurre i premi e incoraggia i Cantoni a ridurre i costi.
Legge energia: verso un chiaro «sì» - È destinata ad essere accettata con percentuali quasi "bulgare" la Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Nei cantoni che hanno già fornito proiezioni o risultati parziali il "sì" si avvicina o supera il 70%.
Le proiezioni danno nel canton Zurigo una percentuale pari ai 72,5%, a Lucerna del 67%. A Ginevra, in base ai dati del voto per corrispondenza - che corrisponde al 90% della partecipazione -, i favorevoli sono il 75,2%.
Uno degli obiettivi della legge sottoposta oggi al voto è rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento durante la stagione invernale: entro il 2040 bisognerà aumentare la produzione di corrente da rinnovabili di almeno sei Terawattora (TWh). Di questi, almeno due TWh dovranno essere disponibili in modo affidabile (leggi: idroelettrico).
Più in generale, 35 TWh di elettricità dovranno essere prodotti nel 2035 utilizzando energie rinnovabili - l'energia idroelettrica esclusa - e 45 TWh nel 2050. Le esigenze per l'idroelettrico sono fissate a 37,9 TWh e 39,2 TWh.
Per riuscirci il Parlamento ha deciso che i grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di pompaggio-turbinaggio potranno essere costruiti più facilmente. Essendo ora dichiarati di interesse nazionale, avranno, a determinate condizioni, la priorità sulla tutela della natura e del paesaggio. Se gli obiettivi non verranno raggiunti, anche gli impianti più piccoli potranno ottenere gli stessi privilegi.
Tutela della natura
Non potranno tuttavia essere realizzate nuove infrastrutture nei biotopi di importanza nazionale o nelle riserve di uccelli acquatici e migratori, ad eccezione dei nuovi margini proglaciali e delle pianure alluvionali alpine.
Come noto, sono previsti anche una quindicina di progetti di centrali idroelettriche, peraltro già definiti da una tavola rotonda. Fra di loro figura l'innalzamento della diga del Lago del Sambuco in Valmaggia con l'annesso l'ampliamento della centrale di Peccia. Durante le discussioni il Parlamento ha anche aggiunto l'impianto Chlus, in Prettigovia (GR).
Pannelli e deflussi residuali
Per quanto attiene al fotovoltaico, il Parlamento ha rinunciato all'obbligo generalizzato di installare pannelli sui tetti o le facciate. Inizialmente il Nazionale voleva un obbligo generale (ossia tutti i nuovi edifici che si prestano e quelli che subiscono ristrutturazioni importanti), ma vista l'opposizione degli Stati ha però deciso di limitare tale vincolo agli immobili nuovi che hanno una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati.
Per quanto riguarda i deflussi minimi, le Camere hanno deciso che l'allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroelettriche vale sarà possibile solo in caso di penuria.
Canton Ticino, iniziativa "massimo 10% del reddito" per i premi cassa malati: il «sì» è al 57.82% - L'iniziativa "Al massimo il 10% del reddito per i premi casse malati", in Canton Ticino raccoglie per ora (10 Comuni scrutinati su 106) il 57.82% di «sì» e il 42.18% di «no».
Freno ai costi: verso un chiaro "no" all'iniziativa - La Svizzera non introdurrà un freno ai costi sanitari. L'iniziativa popolare dell'Alleanza del Centro "Per premi più bassi" sarà bocciata oggi alle urne, secondo una prima proiezione dell'istituto gfs.bern. Anche i primi trend cantonali confermano il "no" all'iniziativa del Centro: a Zurigo, secondo l'ufficio cantonale di statistica, i votanti avrebbero respinto il testo con il 67,3% di voti contrari.
A Ginevra, secondo i voti per corrispondenza, l'iniziativa del Centro è bocciata dal 62,93%. Anche nei Grigioni, in base a un trend, il freno ai costi sarebbe bocciato dal 66,8% dei votanti. ATS
Premi cassa malattia: il canton Ginevra è per il «sì» - Secondo i primi risultati, che riguardano circa il 95% delle schede di voto, il canton Ginevra accetta l'iniziativa del PS per premi meno onerosi con il 61,58% di pareri favorevoli. L'affluenza alle urne è stata del 42,41%. (ats)
Verso un "no" a iniziativa vaccini - Secondo le prime tendenze calcolate dall'istituto gfs.bern per la SSR, l'iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica" dovrebbe essere bocciata dal popolo. L'iniziativa intende escludere, tra le altre cose, l'obbligo di vaccinazione. (ATS)
Grigioni, chiaro no a iniziativa Premi cassa malattia - Nel Cantone dei Grigioni si sta affermando un chiaro «no» all'iniziativa premi meno onerosi. Allo stato attuale dello spoglio, i voti contrari sono il 66,1%. (ats)
Prime proiezioni sondaggi SRG-SSR, tre «no» e un «sì» - Secondo le prime proiezioni uscite dai sondaggi SRG-SSR il popolo svizzero avrebbe respinto le iniziative per lo sgravio dei premi, quella sul freno ai costi e il quesito sul consenso a ogni decisione della Confederazione in ambito dell'integrità fisica e psichica. Sì invece allo sviluppo di politiche energetiche green.