Secondo gli albergatori svizzeri tra frequente totali e pernottamenti si registrerà il 12% in più.
BERNA - Nonostante le giornate fredde e uggiose, l'inizio dell'estate si avvicina sempre più e il settore turistico elvetico stima che i prossimi mesi andranno alla grande. A sostenerlo i risultati del sondaggio condotto da Svizzera Turismo (ST) tra gli operatori ricettivi, i quali si aspettano un aumento al 12% rispetto alla scorsa estate, tra frequenze totali e pernottamenti.
Crescita non uniforme nel Paese - Le previsioni sulle vacanze estive del settore, significativamente più positive di quelle dell'OFC (previsioni statistiche per l'intero Paese e per l'intero semestre estivo), indicano che la crescita del turismo non è distribuita uniformemente su tutto il Paese e durante tutto l'anno. Se le località alpine sono particolarmente ottimiste per l'alta stagione, le maggiori prenotazioni riguardano il periodo antecedente e successivo, soprattutto nelle zone lontane dalle mete turistiche tradizionali. Nell'indagine, gli operatori turistici coinvolti delle città svizzere delle Regioni alpine, dai Grigioni al Vallese, costituivano la maggioranza dei partecipanti al sondaggio.
Per quanto riguarda il tema della sostenibilità - La ST ha poi chiesto agli operatori turistici quali misure sostenibili abbiano adottato le aziende. Tra le risposte più frequenti figura la partecipazione al programma Swisstainable (ad oggi più di 2.600 esercizi) o l'orientamento delle offerte verso i trasporti pubblici. Altre misure spesso citate riguardano l’energia e il riscaldamento, compreso il passaggio all’illuminazione a LED. Nella ristorazione, molte strutture lottano contro lo spreco alimentare, ad esempio eliminando il buffet della colazione.
Un sondaggio sulla sostenibilità condotto da un istituto di ricerche di mercato - ST ha poi svolto nel mese di aprile un secondo sondaggio - in collaborazione con Innofact AG - chiedendo a potenziali ospiti provenienti da diverse regioni linguistiche della Svizzera il loro comportamento nei confronti della sostenibilità durante la pianificazione delle loro vacanze estive di quest'anno. I risultati mostrano che il 30% degli intervistati in Svizzera ha scelto almeno una volta, al momento della prenotazione delle vacanze, di compensare le proprie emissioni di CO2 o di affidarsi a un tour operator impegnato nella sostenibilità. In fondo alla classifica si trova la Svizzera tedesca, con solo il 30% degli intervistati, contro il 32% della Svizzera francese e il 36% del Ticino. Si possono quindi prevedere margini di progresso in entrambe le parti del paese.
I francofoni sono invece più propensi a scegliere volontariamente un alloggio provvisto di certificato di sostenibilità: il 40% degli intervistati ha già optato consapevolmente per tale alloggio almeno una volta, contro il 35% nella Svizzera tedesca. Il Ticino è in fondo alla classifica, con solo il 31%.
39 svizzeri su 100 staranno a casa - Nell'ambito dello stesso sondaggio, la ST ha voluto sapere anche se gli intervistati svizzeri stavano programmando le vacanze estive nel proprio Paese e, in caso affermativo, con quali mezzi di trasporto. Le differenze rispetto al sondaggio dell'anno scorso non sono statisticamente significative: il 39% degli intervistati intende trascorrere le vacanze nel proprio paese quest'estate, rispetto al 43% dell'anno scorso. Tra i residenti intervistati che si fermano in Svizzera per le vacanze estive, mentre il 47% indica che si sposterà in auto (rispetto al 51% dell'anno scorso), coloro che desiderano viaggiare in treno rappresentano il 42% (rispetto al 45% dell'anno scorso). In totale, il 16% di tutte le persone che vivono in Svizzera decide di trascorrere le vacanze estive nel paese di residenza e in questa occasione prenderà il treno. L'anno precedente questa cifra era pari al 19%.