Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky punta alla collaborazione di tutti i paesi presenti al Bürgenstock.
Dopo l'arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Bürgenstock (NW), il resort extra lusso con vista sul lago dei Quattro Cantoni, gli incontri iniziano a entrare nel vivo.
Verso le 17.30 ci sarà l'apertura ufficiale dei lavori. Intanto però le notizie collegate sono molteplici
La premier italiana Giorgia Meloni verrà al Bürgenstock "domani mattina". Lo annuncia il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine dei lavori.(Ats)
«Diamo una chance alla diplomazia». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a dispetto del look militare d'ordinanza da comandante in capo, al Bürgenstock (NW) veste i panni dell'uomo di pace. Nel prestigioso albergo sono sfilate le 101 delegazioni che hanno accettato l'invito di Berna a partecipare ad una sorta di missione impossibile: immaginare come far tacere i cannoni in Ucraina attraverso i negoziati. Ma senza la Russia.
Esercizio di stile, per alcuni. Eppure, mai come al Bürgenstock, il mezzo è il messaggio: da una parte il presidente russo Vladimir Putin che detta anatemi, spacciando il deserto per pace, dall'altra il presidente ucraino, che chiede al mondo di "contribuire" alla soluzione.
«America Latina, Medio Oriente e Asia, Africa, Europa, Pacifico, Australia, Nord America: tutti presenti. Insieme stiamo facendo il primo passo verso una pace giusta, basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale», ha messo in chiaro Zelensky. (Ats)
La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina «è una questione globale, che influenza tutti i continenti, in quanto mette a rischio le regole internazionali, oltre alla sicurezza nucleare, quella alimentare e umanitaria», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina (Ats).
«Le minacce russe sull'uso di armi nucleari sono completamente inaccettabili e irresponsabili. Le azioni della Russia stanno alimentando il rischio di un incidente nucleare con conseguenze per tutto il mondo, e per questo l'Ue sostiene con forza il lavoro dell'Aiea», (Agenzia internazionale per l'energia atomica). Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel alla Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (Ats-ans).
Il presidente russo Vladimir Putin «non ha interesse in una pace autentica: ha lanciato una campagna diplomatica contro questo summit ordinando a paesi di starne lontano». Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (Ats).
La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha attaccato il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Bürgenstock. Il capo del Cremlino «non propone un negoziato, propone una resa», ha deplorato questa sera prendendo la parola alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina.
La vice di Joe Biden ha auspicato che il vertice in terra nidvaldese contribuisca a riportare in patria le migliaia di bambini deportati in Russia, ad aumentare la sicurezza alimentare in Ucraina e portare le basi per una «pace giusta e duratura basata sulla Carta delle Nazioni Unite».
«Siamo consapevoli che un processo di pace senza la Russia è impensabile». Così ha esordito la presidente della Confederazione Viola Amherd nel suo discorso di apertura della conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW). Tutte le parti dovranno compiere sforzi, ha detto.
«Il nostro obiettivo è promuovere un processo per una pace giusta e duratura in Ucraina», ha detto Amherd davanti al centinaio di delegazioni, aggiungendo che sarà compito di tutti presenti fare in modo che si tenga una seconda conferenza.
Prendendo la parola subito dopo la consigliera federale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la seconda conferenza sull'Ucraina dovrà «stabilire la fine del conflitto». Il lavoro che precederà tale vertice dovrebbe consentire di presentare un piano alla Russia.
Questo fine settimana il capo dello stato vuole raggiungere un piano d'azione sulla sicurezza nucleare, sulla quella alimentare e sulle questioni umanitarie. "È possibile", ha sottolineato.
«Perché la Russia non è qui? Se la Russia volesse la pace, non sarebbe entrata in guerra», ha aggiunto.
«Oggi è il giorno in cui iniziamo il cammino verso una pace giusta», ha inoltre affermato. "Dobbiamo porre fine a questa guerra", ha insistito, basandosi sulla Carta delle Nazioni Unite. (Ats)
Il sostegno "incrollabile" degli Stati Uniti al popolo ucraino, costretto a difendersi dall'"aggressione" russa, è stato ribadito dalla vicepresidente degli Usa, Kamala Harris, durante un incontro al Bürgenstock (NW) con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine della conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina.(Ats-akr)
Svizzera e Ucraina si esprimono con registri diversi alla conferenza sulla pace al Bürgenstock. Mentre la presidente della Confederazione, Viola Amherd, ha parlato di «obiettivi modesti», il capo dello stato ucraino, Volodymyr Zelensky, si è dimostrato più volonteroso, affermando di voler «fare la storia».
«Il vertice deve essere un'occasione per preparare l'integrazione della Russia a future discussioni», ha affermato Amherd in una breve conferenza stampa, accanto a Zelensky, prima dell'inizio dei lavori.
«Non saremo in grado oggi di decretare la pace per l'Ucraina, ma speriamo di dare inizio al processo. La carta dell'Onu forma la base del diritto, la Russia l'ha attaccata nel modo più brutale. Se vogliamo inspirare lo spirito di pace, Mosca deve essere a un certo punto coinvolta, tutti ne siamo consapevoli. Come comunità internazionale possiamo preparare il terreno per i negoziati fra le due parti in guerra», ha detto Amherd.
«Tutto ciò che verrà concordato (in questa conferenza) farà parte del processo di pace di cui tutti abbiamo bisogno», ha dichiarato aggiungendo: «In questo vertice si farà la storia», ha detto Zelensky.
«Noi, la comunità internazionale, dobbiamo restare uniti per sostenere l'Ucraina nel suo perseguimento della pace. Ecco perché oggi siamo in Svizzera. Per riaffermare il primato della Carta delle Nazioni Unite. Per contribuire a porre fine a una guerra brutale e ingiusta. E per ripristinare la pace e la sicurezza internazionali», dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che oggi al Bürgenstock (NW) partecipa alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina. (ATs-akr)
I negoziati sulla dichiarazione finale della Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina che si tiene sul Bürgenstock (NW) stanno procedendo, ha assicurato questo pomeriggio ai giornalisti il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis, che spera in un «passo nella giusta direzione».
Il consigliere federale ha inoltre sottolineato l'importanza del vertice, che ha descritto come il più grande organizzato dallo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022.
I negoziati sulla dichiarazione finale continueranno "fino all'ultimo minuto", hanno detto oggi a Keystone-ATS fonti vicine alle discussioni, aggiungendo che il testo è in fase di "consolidamento".
Sono possibili diversi scenari, tra cui una dichiarazione finale senza consenso, che darebbe a ogni Stato la possibilità di specificare se la approva o no.
Stamani la presidente della Confederazione Viola Amherd e Cassis hanno incontrato il capo dello stato ucraino Volodymyr Zelensky per discutere gli ultimi preparativi della conferenza. Secondo Zelensky, durante l'incontro sono stati discussi dettagli tecnici, la bozza della dichiarazione finale e il futuro piano d'azione. (Ats)
Anche rappresentati della società civile si sono riuniti, nel primo giorno della conferenza al Bürgenstock (NW), per discutere della pace in Ucraina. Nel pomeriggio, i partecipanti, tra cui parlamentari federali, hanno approvato una Dichiarazione di Lucerna per «un processo di pace internazionale». Nel testo si chiede alla Russia di ritirare incondizionatamente le truppe e di onorare i propri obblighi internazionali.
Secondo il documento, tutti gli attori devono impegnarsi per "una pace totale, giusta e duratura". La Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale devono costituire i principi di una soluzione al conflitto.
Un altro auspicio della dichiarazione è che venga avviato un meccanismo internazionale per valutare i risarcimenti dovuti dalla Russia per le distruzioni causate in Ucraina. Per garantire la sicurezza delle centrali nucleari dovrebbe inoltre essere allestito un quadro normativo. Le autorità locali e le comunità andrebbero poi coinvolte nei colloqui di pace, si legge nella Dichiarazione. (Ats)
La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha annunciato - nell'ambito della Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstok (NW) - nuovi aiuti a Kiev per oltre 1,5 miliardi di dollari (oltre 1,34 miliardi di franchi) attraverso l'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid) e il Dipartimento di Stato.
Stando a una nota della Casa Bianca, 500 milioni di dollari sono stati stanziati per l'assistenza energetica e altri 324 milioni di fondi precedentemente annunciati sono stati reindirizzati verso il fabbisogno energetico di emergenza dell'Ucraina. Questo denaro servirà a riparare le infrastrutture energetiche danneggiate dagli ultimi attacchi russi, ampliare la produzione di energia, incoraggiare gli investimenti del settore privato e proteggere le infrastrutture.
Harris, che oggi avrà un nuovo faccia a faccia con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato anche 379 milioni di dollari in assistenza umanitaria per aiutare a rispondere ai bisogni urgenti dei rifugiati, degli sfollati interni e delle comunità colpite dal conflitto.
In collaborazione con il Congresso, infine, il Dipartimento di Stato prevede di fornire ulteriori 300 milioni di dollari in assistenza per aiutare le guardie di frontiera ucraine e le forze dell'ordine a operare in sicurezza in prima linea. (Ats)
In Ucraina «purtroppo la guerra continua, i nostri soldati continuano a combattere. Spesso sentiamo come aiutare l'Ucraina a vincere questa guerra: due anni sono un tempo sufficiente a dimostrare che l'Ucraina non è in grado solo di difendersi, ma di vincere e di ottenere una pace giusta». Lo sostiene Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, a margine della conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina che si tiene al Bürgenstock (NW).
«La formula (di pace) proposta dal presidente Volodymyr Zelensky chiede di parlare con tutti i paesi responsabili. Abbiamo invitato i paesi di tutto il mondo, da tutti i continenti. Se calcolate le percentuali in cui sono rappresentate Africa, Asia, Nordamerica e America Latina, vedrete che la rappresentanza è impressionante».
Certo, riconosce Yermak, «la Cina non è presente, ma la risoluzione votata all'assemblea generale dell'Onu comprendeva 143 paesi, il che vuol dire che abbiamo lo spazio per lavorare con i paesi che rispettano gli stessi valori». (Ats akr) -
Oggi, nel primo giorno della conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW), circa duecento persone si sono riunite davanti alla stazione di Lucerna per chiedere in particolare un maggiore impegno internazionale a favore della liberazione dei prigionieri di guerra ucraini.
I manifestanti, molti dei quali muniti di bandiera ucraina, hanno inoltre chiesto che sia messa fine alla tortura di tali prigionieri e sia garantito loro un trattamento conforme alle Convenzioni di Ginevra, indica un comunicato diramato dagli organizzatori della dimostrazione, ossia la Società ucraina in Svizzera e familiari dei prigionieri di guerra ucraini. (Ats)
La Russia non invierà alcun messaggio ai partecipanti alla Conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW) e spera che la prossima volta il conflitto venga discusso in un evento più costruttivo: lo ha dichiarato all'agenzia di stampa ufficiale russa Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
"Non vogliamo comunicare nulla a loro. Vogliamo riunirci la prossima volta per un evento più sostanziale e costruttivo", ha affermato.
Quanto alle reazioni dei partecipanti al vertice, Peskov ha aggiunto: "Ci sono molte reazioni ufficiali, dichiarazioni ufficiali di natura non costruttiva". (Ats)