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SVIZZERA«Se qualcuno è così stupido da cascarci, merita di essere derubato»

05.07.24 - 06:30
Media web con finti articoli “shock” truffa. I media svizzeri vittime di questa pratica sono tanti (anche noi). Il fenomeno sotto la lente.
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Due screen di due pagine di tio.ch clonate.
Due screen di due pagine di tio.ch clonate.
Fonte SRF Investigativ
«Se qualcuno è così stupido da cascarci, merita di essere derubato»
Media web con finti articoli “shock” truffa. I media svizzeri vittime di questa pratica sono tanti (anche noi). Il fenomeno sotto la lente.

ZURIGO - Michelle Hunziker con un occhio nero, Alain Berset che dice qualcosa di scioccante in un fuori onda «che metterà a rischio la sua carriera», o ancora: Alessandro Cattelan che intervista Angelina Mango, oppure il giornalista ticinese della RSI, Pietro Bernaschina (?). E addirittura, nel colmo dell'orrido, lo stesso Bernaschina dato per defunto.

Se bazzicate i social network vi sarete senz'altro imbattuti anche voi in questi bizzarri articoli sensazionalistici, sotto forma di inserzioni pubblicitarie. Al testo “shock”, a tratti inquietante e verosimilmente figlio di un'intelligenza artificiale, accompagnano una struttura di sito web praticamente indistinguibile dall'originale.

Clonazione inevitabile - Punto comune a tutti questi pezzi, il link a un portale che promette lauti guadagni attraverso un sistema di investimenti non particolarmente chiaro e dall'evidente odore di truffa.

Come a SRF, Blick e altri media svizzeri è capitato anche a tio.ch e 20 minuti di vedersi malamente “clonati” in maniera truffaldina, senza poter fare praticamente nulla per evitarlo. Infatti è davvero difficile non solo identificare chi ha realizzato gli annunci ma anche riuscire a far sì che le piattaforme (per gran parte di Meta, quindi Facebook e Instagram) li rimuova.

Toccata forse più di altri la Radiotelevisione svizzera ha deciso di provare a seguire il filo di Arianna tra questi post, scovando una rete complessissima di micro-aziende con sedi in varie parti del mondo, interconnesse per modalità di articoli “gancio” e struttura dei siti web. A coordinare il tutto, sembra, un'azienda con sede a Cipro.

«Quando si verificano contenziosi o problemi, queste aziende cessano di esistere e subito ne appare un'altra identica, con un nome diverso e sede in un'altra città», scrive SRF.

Guadagni strepitosi, e poi la truffa - Analogo resta il modus operandi della truffa, una promessa di guadagni strepitosi attraverso investimenti ad alto rischio. Si parte con un gettone d'ingresso di 250 franchi, poi si viene contattati e la "posta" si alza. Ritirare i profitti degli investimenti si rivela però impossibile.

«“Chi è così stupido da investire dei soldi con noi, si merita di essere derubato“, il nostro capo ci diceva sempre così», confida ai giornalisti della radiotelevisione svizzera un dipendente di una delle aziende della rete. Il loro obiettivo: «fare pressioni e manipolare telefonicamente le persone affinché continuassero a depositare più denaro».

In Svizzera tedesca, stando a SRF, le denunce sarebbero decine, la stragrande maggioranza delle quali arenatesi nel nulla vista l'impossibilità di reperire i responsabili, o il fatto che gli stessi vivano all'estero. Le perdite variano da poche centinaia a decine, se non centinaia di migliaia di franchi.

«Dove questi soldi vadano a finire», conclude il reportage, «resta un interrogativo aperto».

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