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SVIZZERAPropaganda straniera: i nostri 007 hanno le mani legate?

06.09.24 - 23:15
Le difficoltà dei servizi segreti svizzeri ad arginare l’impatto della disinformazione sulla popolazione. Parla l’esperto.
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Fonte Nzz
Propaganda straniera: i nostri 007 hanno le mani legate?
Le difficoltà dei servizi segreti svizzeri ad arginare l’impatto della disinformazione sulla popolazione. Parla l’esperto.

BERNA - Crocevia dell’Europa per posizione geografica e importanza strategica, la Svizzera non può sottrarsi all’interesse e, talvolta, alle ingerenze, dei paesi stranieri, vicini e lontani. Le influenze esterne che martellano la popolazione svizzera sembrerebbero però ottenere risultati positivi. Ma quali sono i rischi? E cosa fa Berna per schermare i tentativi propagandistici stranieri? 

Malgrado la Confederazione sia a conoscenza del problema, spesso i nostri 007 si trovano con le mani legate. Questo in sostanza il contenuto di uno studio sulla politica di sicurezza commissionato dal Consiglio federale concluso la scorsa settimana. La commissione, composta da 21 membri e presidiata dalla filosofa politica Katja Gentinetta, non ha dubbi: la popolazione svizzera non è sufficientemente protetta. 

La questione, come detto, non è nuova. Da tempo i servizi segreti cercano di attirare l'attenzione sui pericoli di manipolazione dell'opinione pubblica. Un rapporto del 2023 segnalava già attività di influenza straniera da parte, in particolare, degli 007 cinesi, russi e iraniani.

Le basi giuridiche del Servizio delle attività informative della Confederazione (Sic) impediscono però di arginare efficacemente il problema. «I servizi segreti non sono autorizzati a dare seguito a indicazioni nella maggior parte dei casi se riguardano il territorio svizzero», ha spiegato Lucien Müller, docente presso l'Università di Scienze Applicate di Zurigo alla Nzz.

La Commissione Gentinetta ha le idee chiare: bisogna adeguare la base giuridica del Sic. Gli ostacoli al perseguimento di attività di influenza devono essere “eliminati”.

Tutto semplice? Niente affatto, gli ostacoli non mancano. Secondo l'esperto di diritto di polizia Müller, il trattamento delle informazioni sui tentativi di influenzare le persone può scontrarsi con la libertà d’opinione e d’informazione.

La domanda sorge spontanea: dov'è il confine tra la propaganda e le opinioni politiche, che in Svizzera sono tutelate dai diritti fondamentali anche se sono basate su informazioni false? «Soprattutto nelle attività di intelligence è essenziale descrivere l'area di responsabilità nel modo più preciso possibile».

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