Le misure di austerity ipotizzate da un gruppo di esperti per risanare le finanze federali toccano da vicino i Cantoni.
BERNA - Un rapporto con misure di austerity per risanare le finanze federali e per evitare - in futuro - un tracollo da “profondo rosso”.
Nella sua seduta di oggi, 4 settembre, il Consiglio Federale ha ricevuto il rapporto stilato da un gruppo di esperti «e ha condotto una prima discussione».
Nel testo, conferma l'Esecutivo federale, sono presenti «numerose misure che consentiranno di sgravare nei prossimi anni il bilancio della Confederazione nella misura di 4–5 miliardi di franchi».
Il motivo di questo particolare tipo di analisi riguarda il fatto che la Confederazione si trova ormai in una situazione in cui è possibile prevedere deficit strutturali di circa 3 miliardi per ogni anno (a partire dal 2027).
Una realtà, questa, resa ancora più precaria dopo l'approvazione della 13esima AVS così come delle (previste) spese dell'esercito.
La volontà è quindi quella di fare il possibile per rientrare nelle cifre nere senza gravare direttamente sul cittadino, con un aumento delle imposte.
Tra i settori con maggiori possibilità di risparmio ci sono quello dell'asilo e dei rifugiati (la cui priorità dev'essere l'entrata nel mondo del lavoro), il settore climatico ed energetico (con una gestione più accurata, in certi casi una vera e propria "stretta" dei sussidi), e quello delle infrastrutture e dei trasporti (qui viene suggerito di ridurre i depositi nei vari Fondi e valutare la priorità dei singoli progetti).
Da “potare” sarebbero anche i contributi ai Cantoni, in ambiti in cui fra i governi si verifichino delle sovrapposizioni e nei quali «la Confederazione assume un ruolo attivo nel settore di competenza dei Cantoni, fra questi ci sono anche i finanziamenti agli asili nido». Da riabbassare anche l'aggravio demografico (una perequazione che viene elargita ai cantoni più gravati dalla loro situazione sociodemografica, ndr.) secondo gli esperti al momento troppo elevato.
Tagli possibili anche nell'amministrazione federale: secondo il team di esperti è possibile risparmiare ulteriori 300 milioni di franchi riducendo le spese relative al personale, attraverso i pensionamenti e una gestione e/o revisione delle professionalità alle dipendenze della Confederazione.
Sussidi “minori” come quelli per la promozione dello sport e a sostegno delle organizzazioni internazionali possono essere ridotti significativamente. Da abolire, invece, la legge sulla formazione continua (LFCo).
AVS e Confederazione, una divisione che dev'essere netta: a partire dalle uscite ma anche per quanto riguarda i versamenti da Confederazione verso l'AVS. Questi ultimi dovranno invece basarsi sull'aumento delle entrate federali, più stabili. D’altro canto, la Confederazione e i Cantoni dovrebbero collaborare per frenare l’aumento dei costi sanitari seguendo degli obbiettivi condivisi.
Altre misure che potrebbero permettere entrate aggiuntive riguardano minori eccezioni all'imposizione dell'IVA che dovrebbe arrivare al 8,6% così come lo stop agli sgravi per chi preleva capitale dal secondo e dal terzo pilastro con l'obiettivo di ottenere vantaggi fiscali.
In relazione al rapporto, il Consiglio federale ha voluto evidenziare una serie di «principi guida» per i futuri lavori che comprenderanno una serie di tavole rotonde in quanto «l’intero pacchetto di misure proposto dal gruppo di esperti deve essere oggetto di discussione delle tavole rotonde con i Cantoni, i partiti e i partner sociali. I partecipanti devono avere la possibilità di esprimersi su tutti gli aspetti delle varie proposte prima che il Consiglio federale prenda decisioni materiali», spiega Berna.
Tornando ai Cantoni, l'Esecutivo federale conferma che «la maggior parte delle uscite della Confederazione concerne i trasferimenti ai Cantoni, motivo per cui alcune misure riguardano inevitabilmente questi ultimi. Tuttavia, con la verifica dei compiti e il riesame dei sussidi il Consiglio federale non intende modificare in modo sostanziale la ripartizione dei compiti con i Cantoni. L’Esecutivo affronterà tale questione nel quadro del progetto Dissociazione 27, mandato del 21 giugno 2024. La verifica dei compiti e il riesame dei sussidi si incentra sulla rinuncia a compiti e sulla loro riduzione».